Giro del Tortonese 2012

il 18/03/2012 · Commenti disabilitati su Giro del Tortonese 2012

4° GIRO DEL TORTONESE (AL)

22 Aprile 2012

… un’ avventura nelle terre di Fausto Coppi …

Probabilmente molti di voi che leggono questa presentazione sanno già di cosa si tratta, conoscono i giri che mi piace organizzare in cui cerco di unire l’ aspetto sportivo di un itinerario impegnativo all’ aspetto più turistico dell’ esplorazione del territorio Tortonese tra le valli Curone, Grue, Scrivia e Borbera.
E’ un giro tra amici ad andatura libera, chi vuole può prenderlo come allenamento aspettando gli altri in cima alle salite o anche seguendoci per un solo pezzo, altri invece lo interpretano come passeggiata allenante con un bel dislivello. Non è una simil-gara, ci sono le attese per ricompattare la carovana e forse ci si fermerà in un bar per pranzo, però sicuramente se si vuole spingere c’è sempre qualcuno disposto a battagliare.:)
Il percorso è di circa 100km e 1800m di dislivello, presenta 6 salite collinari ed una settima salitella di 1km. Le strade mediamente sono belle ma non perfette.

Il ritrovo è alle ore 10:00 presso l’ Iperama di Tortona, lungo la strada Tortona-Rivanazzano e Tortona-Garbagna (che in quel punto sono parallele), a 400 metri dal centro commerciale Iper.
Il ritrovo si trova esattamente in questo punto, 44° 54 25 Nord 8° 53 18 Est, nei pressi della “strada vicinale pelosa” di Tortona.
Consiglio l’ uscita autostradale di Castelnuovo Scrivia per chi viene da Milano, Voghera per chi viene dall’ emilia, Tortona per tutti gli altri.
La partenza sarà alle ore 10:30.
In caso di maltempo annunciato sarà rinviato a domenica 29 Aprile. Darò notizia dell’ eventuale rinvio entro Venerdì 20 sera.
Non sono previste soste pranzo, perciò consiglio di essere indipendenti dal punto di vista alimentare. Ciò non esclude di potersi fermare in qualche posto.

ITINERARIO:

Link GPS: http://tracks4bikers.com/tracks/show/16087

Il giro del Tortonese nelle terre di Fausto Coppi quest’ anno insiste particolarmente nella zona collinare a ridosso della valle Scrivia, attraversando alcuni paesi in cui il Campionissimo era solito allenarsi ad inizio carriera e dentro i quali non siamo mai passati nelle scorse edizioni.
Si partirà quasi subito in salita, abbandonando la città attraverso le sue verdi colline parzialmente urbanizzate sino al crinale per Sarezzano, dove termina la salita. Una bella discesa tra vigneti ci porterà a Villaromagnano, seguendo la pista ciclabile saliremo sino al bivio di Castellania, che se vorrete potremo visitare onorando i fratelli Coppi, altrimenti scenderemo a Carezzano per la 3° e pedalabile salita di S. Agata Fossili.
Dopo la discesa ci aspetterà un breve falsopiano con occasionali strappetti dentro pittoreschi frazioni come Sardigliano, dal quale parte una salitella di 1km che svalica verso Stazzano. La successiva salita è la più impegnativa del giro, inizia con punte al 10% e continua comunque decisa, lasciando però anche spazi per rifiatare. Al bivio di Sorli scendiamo in val Borbera per attraversare le famose strette di Pertuso, potendo ammirare il torrente che scorre in basso a destra, poi lasciamo la valle per Dernice, paesino a quasi 600m raggiunto da una lunga e facile ascesa che presenta punte massime del 7%.
Il grosso sarà ormai fatto, qualche chilometro discendente lungo la val Curone è ciò che precede la scalata finale di Montemarzino, la “mia” salita dalla cui balconata è possibile spingere lo sguardo sino a Milano, Monferrato ed imbocco della Valle d’Aosta! Dopo 4 chilometri di discesa ci sarà solo la val Grue, 12 lunghi chilometri prima dell’ arrivo in cui i passistoni potranno dare fondo a tutte le energie organizzando un treno ai 40 orari.
E’ possibile accorciare il giro scendendo a Garbagna da Sorli o da Dernice (4° e 5° salita), oppure evitando la 6° salita a Montemarzino pedalando diretti verso Volpedo/Viguzzolo.

LE SALITE:

Ci sono 6 salite in questo giro:

Sarezzano via Paghisano
Castellania (la prima parte è differente)
S. Agata Fossili
Sorli (sino al bivio Sorli)
Dernice dalla val Borbera
Montemarzino dalla val Curone

LE DISCESE:

Le discese sono tutte in discreto o buono stato, occorre però mantenere un margine di sicurezza che permetta di affrontare le occasionali crepe, buchi o avvallamenti tipici di questa zona. Da prestare attenzione sono i tratti tra S. Agata Fossili e Cuquello e al breve pezzo sterrato dopo Scrimignano (Montemarzino)

I PUNTI DI INTERESSE:

Castellania per i riferimenti storici
Le strette della val Borbera
Montemarzino per vedere la pianura
E tutto il giro in generale, che racchiude l’ essenza del Tortonese e delle terre in cui Fausto Coppi ha mosso le sue prime pedalate

CONTATTI:

Per domande o altro da discutere in maniera privata (esempio il n° di cellulare): [email protected]

 

Altri 4 giri che consiglio

il 03/03/2012 · Commenti disabilitati su Altri 4 giri che consiglio

Altri 4 begli itinerari, sicuramente non all’ altezza dei 4 alpini che ho precedentemente descritto, ma comunque meritevoli di una giornata sui pedali (o di un pomeriggio, due di questi sono sotto i 100km).
Personalmente adoro la Liguria, in particolare la provincia di Genova, che regala strade belle, tranquille con dislivelli interessanti ed una sorprendente continuità che fa felice gli scalatori. Tre di questi percorsi si trovano in buona parte proprio nella provincia di Genova, mentre il 4° si snoda nell’ Appennino tra Piacenza e Pavia.

Faiallo-Beigua (e Turchino):
La partenza ideale è da Arenzano, ma aggiungendo una facile scalata al Turchino si può partire da Masone, la difficoltà extra è minima. I primi chilometri scorrono con la vista del mare lungo l’ Aurelia, questo è l’ unico tratto trafficato. A Voltri si devia verso l’ entroterra in direzione Ovada/Turchino, poco dopo però si svolta a destra verso Acquasanta e si sale in un fitto bosco sino al vero passo del Turchino. Si scende al di là del tunnel e lo si attraversa per salire sino al passo del Faiallo, splendida strada a mezzacosta immersa in un ambiente brullo con una straordinaria vista mare e, se si è fortunati, con sporadiche occhiate anche sull’ arco alpino! Il Faiallo è anche la casa delle nebbie, è facile trovare nubi basse verso la sommità, dove l’ aria umida del mare incontra quella più fredda della pianura.
Si scende sino a Vara inferiore, sulla sinistra c’è un cartello in legno che indica una misconosciuta strada per Pianpaludo, strettissima e ombreggiata. Se si manca il bivio pazienza, finita la discesa del Faiallo si può comunque raggiungere Pianpaludo. Sino alla cima del monte Beigua l’ asfalto lascia a desiderare, ma una volta sulla vetta si può godere di una vista ampissima.
La discesa è ripida e brutta, meglio non mollare i freni sino ad Alpicella, dove si gira a sinistra per la strada dell’ eremo del deserto, una via protetta dal mare dalle prime colline. Si ritorna alla civiltà a Cogoleto scendendo da Sciarborasca, ma è possibile rimanere in “quota” sino a Lerca, toccando il mare poco prima della salitella finale della Colletta di Arenzano, 60m di dislivello sull’ Aurelia.
Ricapitolando: Varazze – Voltri – Acquasanta – Turchino – Faiallo – Vara inf – sx per Pianpaludo – Pianpaludo – Mte Beigua – Alpicella – Sciarborasca – Lerma – Cogoleto – Varazze. Link da Masone:  http://tracks4bikers.com/tracks/show/2632
In tutto 88km e 2100m di dislivelllo.

Io dal passo del Faiallo

Guardia-Bocchetta-Marcarolo:
Tre delle più famose salite genovesi in una specie di otto. La partenza è a Genova Bolzaneto, ma se risultano più comode si possono scegliere Pontedecimo o Voltaggio.
Si seguono i cartelli verso il santuario della Madonna della Guardia, salita di 8km con 700m di dislivello che vi toglierà il fiato, sempre ripida con pendenze in costante impercettibile aumento, gli ultimi 2 chilometri sfiorano il 10% e se questo non basta ci sono i 200m finali al 14% in pavèe… Abbastanza per vedere i santi!
Si scende nuovamente per il muro e si gira a destra verso Lencisa, si ritorna a valle verso Campomorone, dove inizia la famosa Bocchetta, lungo la quale ci sono anche dei tratti in cui rifiatare e la massima non supera le punte iniziali al 12%. Si arriva a Voltaggio in discesa, si attraversa il paese e si guada il Gorzente(?) su un ponticello in cemento tra le case. Il primo tratto è abbastanza impegnativo, poi ci si rilassa nel falsopiano lungo il torrente prima del successivo tratto di salita seria. Uno scomposto lastricato accompagna il santuario della Benedicta, si superano le Capanne di Marcarolo e si continua a salire sino a che la strada si allarga in prossimità dei Piani di Praglia, ritrovo montano dei genovesi a 900m di quota. Il ritorno a Bolzaneto è tutto su una larga e ripida discesa.
Giro non lungo ma con 3 scalpi onorevoli, in tutto 80km e 2200m, il percorso è Bolzaneto – Madonna della Guardia – Lencisa – Campomorone – Bocchetta – Voltaggio – Capanne di Marcarolo – Piani di Praglia – Pontedecimo – Bolzaneto.
Link da Isola del Cantone, valido per Guardia e Bocchetta sino a Voltaggio: http://tracks4bikers.com/tracks/show/2543

Muro finale della Madonna della Guardia

Verso le Capanne di Marcarolo

Giro della val Trebbia esteso:
Si parte da Varzi e si va subito in salita verso il passo Penice e quindi sino alla vetta del monte ononimo, dai 1460m si vedono la val Trebbia e quella Staffora. Si ritorna al passo e sino a Bobbio ci si diverte su una discesa bella che termina in val Trebbia, una stretta valle dell’ alto Appennino con improvvise anse ed alcune brevi salitelle  dopo Corte Brugnatella e dopo Ponte Organasco.
A Traschio si abbandona il corso del fiume per salire al passo del Giovà via Zerba, un’ infinita salita della val Boreca immersa in un ambiente completamente verde. Il primo pezzo sino a Zerba è costante, dopo inizia un lungo falsopiano prima dello strappo finale da Capanne di Pej ai 1369m del passo. Si svolta a destra salendo ancora un poco verso Cima Colletta, si scende al Brallo (strada larga ma sporca) e si continua a scendere più dolcemente sino a ritornare a Varzi.
E’ possibile rendere questo giro più facile omettendo la scalata al monte Penice o salendo al Brallo da Ponte Organasco, se invece lo si vuole rendere ancora più impegnativo c’è la salita di Carana da Bobbio, che si ricongiunge poi con la strada verso il Brallo, c’è il monte Lesima appena prima di Cima Colletta (un autentico muro), oppure da Zerba si può salire ai piani di Lesima per poi scendere al Brallo, 5km al 10% su strada brutta.
Il giro originario è 111km e 2700m: Varzi – Mte Penice – Bobbio – Corte Brugnatella – Traschio – Zerba – passo Giovà – Cima Colletta – Brallo – Varzi.

Link percorso: http://tracks4bikers.com/tracks/show/2464

Il fiume Trebbia

5 colli da Arquata Scrivia:
Questo giro non è particolarmente bello, ma lo inserisco comunque perché si snoda tutto in un verde Appennino con strade belle e soprattutto con un traffico limitatissimo e con un’ altimetria molto interessante che rifila 5 salite consecutive precedute da un’ abbondante e stimolante fase di riscaldamento e finisce in una valle con strappi fatti per chi vuole spremere le ultime energie.
Si parte da Arquata Scrivia risalendo la val Borbera e attraversando le belle strette di Pertuso, 25km mai noiosi perfetti prima dell’ inizio della prima salita a Cabella Ligure, dove subito dopo il paese si  abbandona la strada principale in direzione Dova, si inizia ripidi ma si continua con più facilità sino ai 1155m di San Fermo. Una discesa tecnica porta a Vobbia, ma subito si risale a Noceto, Alpe e passo dell’ Incisa a circa 1100m. Si scende su una stradina ripida sino alla val Brevenna e si continua ad andare verso il basso fino al bivio per Crocefieschi, larga strada con alcuni stretti tornanti. Il successivo tratto riporta a Vobbia, da dove parte la quarta salita di Costa Salata, numerosi tornanti pedalabli, scendendo si passa Mongiardino Ligure e dopo un tratto di falsopiano si arriva a Sisola, dove inizia l’ ultima salita, quella con le punte più ripide prima di Roccaforte Ligure (massima sul 12%). Una lunga discesa porta a Grondona, la valle Spinti tradisce con occasionali strappi che fanno da trampolino di lancio per chi ne ha ancora, da scocciatura prima di Arquata Scrivia per gli altri.
Il giro è di 114km e 2700m di dislivello, questo il percorso: Arquata Scrivia – Borghetto Borbera – Cabella Ligure – Dova – San Fermo – Vobbia – Noceto – Incisa – Valbrevenna – Crocefieschi – Vobbia – Costa Salata – Sisola – Roccaforte Ligure – Grondona – Arquata Scrivia. Link: http://tracks4bikers.com/tracks/show/8533

Vista da San Fermo

Passo dell’ Incisa

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