Giro cicloenologico dell’ Oltrepò (28 luglio)

il 08/07/2012 · Commenti disabilitati su Giro cicloenologico dell’ Oltrepò (28 luglio)

Giro rinviato a sabato 28 per motivi organizzativi. Rimane sempre un’ ottima occasione per un bel giro non competitivo in compagnia e per imparare quando il “vino è vino”, con la speranza che quando tornerete a casa saprete le differenze tra una bottiglia direttamente dal produttore rispetto ad una dello stesso prezzo al supermercato.

 

Nell’ immaginario collettivo l’ Oltrepò pavese è una terra conosciuta principalmente per un motivo: il vino. Il più famoso è la Bonarda, ma ci sono altre tipologie molto meritevoli che non tutti conoscono, come il Pinot nero, Barbera, Riesling ed alcuni mix di uve molto ben riusciti come Buttafuoco e Sangue di Giuda.
Dove c’è vino c’è anche collina, vigneti e paesi arroccati coi loro castelli che dominano la pianura, questo itinerario vuole mostrare tutti gli aspetti del territorio con un interessante percorso ricco di salita pedalabile, ottimi panorami e con 3 soste enologiche in cui 3 produttori ci insegneranno i pregi di questa terra e dei suoi prodotti con degustazioni guidate.
Per chi è già venuto a qualcuno dei miei giri sa di cosa si tratta, queste giornate di bicicletta vengono vissute come gite di gruppo con percorsi interessanti, l’ andatura è libera ma ci si ricompatta in cima ed il percorso non è mai banale. In più ci sono anche le degustazioni per conoscere i nostri vini, rifocillarsi e riposarsi dal caldo estivo.

IL PERCORSO:
Si parte dall’ azienda agricola Albani verso S.Biagio di Casteggio, un bivio a destra all’ inizio della salita di Montalto pavese. L’ inizio è in discesa (tanto fa caldo), poi comincia la salita verso Montalto pavese, la quale richiede un minimo di impegno solo nella prima parte per poi proseguire in falsopiano. Raggiunto il paese si svolta a sinistra in direzione Oliva Gessi scendendo su una strada recentemente riasfaltata, un ulteriore bivio ci porta verso Mornico Losana, un variopinto paese che ci osserverà lungo tutta la facile salita. Qui ci sarà la prima sosta al “Feudo Nico“, un agriturismo con produzione propria dove Massimo ci farà conoscere il Pinot spumante e le differenze tra metodo charmat (autoclave) e classico (fermentazione in bottiglia per almeno 24 mesi).
Una veloce discesa permette di far ripartire la gamba per scalare Pietra de Giorgi, una delle capitali del vino, prima di scendere in pianura a Broni passando per Cigognola. Solo alcuni chilometri di tregua ci separano da una delle salite più conosciute della zona, quella che porta a Canneto pavese, un banco di prova di tutti i ciclisti che vivono al di là del Po, seguiremo il crinale tra valle Scuropasso e Versa e scenderemo a Santa Maria, altra capitale del vino e spumanti, quindi saliremo il primo pezzo verso il passo Carmine deviando per una discesa che ci riporterà in valle Scuropasso.
In Oltrepò collinare non conosciamo la pianura, la prossima salita ci porterà nuovamente a Montalto pavese, a metà della successiva discesa ci sarà la seconda sosta all’ azienda “Finigeto” gestita dal 26enne Aldo che ci farà degustare la “bandiera d’ Oltrepò” Bonarda ed il piemontese Moscato che anche qui da ottimi risultati.
Riprenderemo in discesa ed un lungo falsopiano passante per Borgo Priolo ci riporterà a Casteggio, dove ci aspetterà l’ arrivo in salita da Albani. Al “vincitore” spetterà il primo assaggio di Barbera che ha trovato a Casteggio un ottimo terreno, al resto del podio invece l’ onore di essere i primi a degustare un dissetante Riesling, ma ovviamente per tutti ci sarà il brindisi con questi altri 2 ottimi vini per festeggiare (spero) un’ ottima e riuscita giornata.

Il tracciato: http://tracks4bikers.com/tracks/show/100188 (80km, 1550m di dislivello)

INFORMAZIONI:
Il ritrovo è alle ore 10:00 di Sabato 28 Luglio all’ az. agr. Albani, sulla strada per S. Biagio di Casteggio. Spero di poter mettere un paio di semplici segnalazioni, in ogni caso ci sono dei cartelli (oppure seguire le indicazioni per Guerci, si trova 1km prima sulla stessa strada). La partenza è alle ore 10:30, l’ arrivo previsto per le 15:30/16:00.
QUOTA DI ISCRIZIONE: 10€ tutto compreso da consegnarmi al ritrovo (magari fosse tutto gratis!). Per astemi o se qualcuno fa solo una parte di giro ci accordiamo al momento.
ACQUISTO: se (come mi auguro) i vini assaggiati saranno di gradimento sarà possibile acquistarli durante le varie soste e riceverli al ritrovo una volta terminato il giro.
ALCOL: qualcuno sicuramente si chiederà se non è pericoloso pedalare dopo aver bevuto. Per esperienza so che comunque con delle semplici degustazioni si rimane sotto al limite di legge di 0.50 e tra una sosta e l’ altra c’è tutto il tempo per recuperare. L’ importante è fare attenzione, ma questa è una regola che vale sempre.
RESPONSABILITA’: non è una gara né una manifestazione ufficiale, ognuno deve considerarsi in giro personale, rispettare il codice stradale ed evitare di esagerare, se finisce in un fosso perché troppo ubriaco non ne posso rispondere personalmente.
CANTINEFeudo Nico a Mornico Losana (Pinot spumanti al km 19),  Finigeto a Cella di Montalto pavese (Bonarda e Moscato al km 62),  fratelli Albani a Casteggio (Barbera e Riesling fermo al km 80).
ISCRIZIONE: Per motivi di logistica le iscrizioni chiudono a 20 persone, chi vuole partecipare è pregato di contattarmi in anticipo
CONTATTI: per domande, curiosità e per avere un contatto personale (numero di cellulare):  [email protected]

Giro del solstizio

il 04/07/2012 · Commenti disabilitati su Giro del solstizio

Ormai questa è una tradizione da rispettare, il 21 Giugno è d’obbligo il giro del solstizio nel quale l’ obbiettivo è tornare a tramonto inoltrato nel giorno più lungo dell’ anno, il tutto dopo 8 ore in ufficio.
Quest’ anno la sveglia però suona molto presto, alle 7:35 complici alcuni contrattempi parto con lo zaino praticamente vuoto in spalla e pedalo controvento sino a Volpedo, dove ancora mezzo stordito approccio la salita diretta per Montemarzino. Questa strada presenta anche tratti impegnativi e mostra delle calde colline illuminate dal sole mattutino, con una cappa di smog a contrastare il cielo azzurro e temperature già calde. Arrivo a Montemarzino e scendo subito su questa discesa ombreggiata nel bosco che mi porta in val Grue, proprio dove mi servirà lo zainetto vuoto… Il birrificio Montegioco è uno dei più rinomati ed è stato giudicato per almeno due volte tra i migliori cinque di Italia, situato in una sede anonima ma con ottimi prodotti artigianali. Non so in quanti mastri birrai potranno raccontare di aver venduto 4 bottiglie (più una piccolina regalata) ad un ciclista alle 8:15 del mattino…
Riparto con almeno 4km di sovrappeso sulla schiena e non vado direttamente al lavoro, ma passo per la salitella che mi porta a Sarezzano, 100m extra prima di scendere a Tortona e sistemare il tutto il carico sul tavolo.

Dopo 9 ore è tempo di uscire, preparo la borraccia grande e metto alcuni biscotti in un sacchetto per calmare gli eventuali brontolii dello stomaco, dopotutto il rientro è previsto non prima delle 21:15 e davanti a me ho oltre 1800m di dislivello in 66km!
La prima salita arriva dopo un brevissimo riscaldamento e mi porta da Tortona sino a Sarezzano, complessivamente sono 200m di dislivello in cui la gamba non ne vuole sapere di girare bene facendomi faticare ben più del previsto. Sarà che stia patendo lo sforzo del mattino oppure è solo troppo sonno regresso da recuperare? Giusto per aiutarmi sta soffiando un forte vento da sud con cui combatto lungo la seconda salita, quella che seguendo il crinale mi porta sino ad Avolasca in maniera costante e pedalabile. Le sensazioni rimangono altalenanti, ma la velocità di ascesa è comunque buona e sembra che stia recuperando. Poco prima del paese raggiungo un altro ciclista al quale racconto il giro odierno e di risposta lui si augura di non bucare di nuovo, da quando ha cambiato copertone gli è già capitato 2 volte. “E’ un Continental Ultrasport“? Inutile dire che la risposta è affermativa, l’ unico consiglio che ho saputo dargli è di cambiarlo poiché pure io ci sono passato…

Da Avolasca la strada si restringe diventando una ripida viuzza sporca nel bosco, ma non soffro i tratti superiori al 10%, sto cominciando a sentirmi meglio e questo è il periodo del giorno in cui il mio bioritmo è al massimo. Una stretta discesa mi riporta in val Grue dove per un paio di chilometri affronto le raffiche contrarie su asfalto crepato, il livello di impegno non è diverso dalla salita, più elevato del falsopiano che parte da Garbagna verso il terribile muro di Vallescura.
Escludendo la breve discesina iniziale sono 1500m al 12,5% con punte centrali al 18 nelle quali il 34×27 è l’ unico modo per salvarsi. La successiva discesa è la sorella minore della salita, anch’ essa ripida con alcuni tornanti quasi verticali.
Il vento stavolta è fortemente a favore e raggiungo Brignano Frascata in un attimo, adesso mi aspetta  il 4° colle che mi porterà a Serra del Monte. Questo tratto è completamente diverso dai precedenti, tutto al sole che pian piano si sta abbassando ad ovest, su una strada larga ed aperta, ma comunque con tratti in doppia cifra.
Mi fermo per ricaricare la borraccia, oggi fa piuttosto caldo, e mi guardo attorno notando un’ enorme cella temporalesca ad ovest, probabilmente sopra al torinese. Non temo certo di bagnarmi, ma il sole verrà oscurato togliendomi almeno 15 minuti di luce, perciò a questo punto non mi resta che sbrigarmi e spingere in tutte le successive salite o, nel caso peggiore, tagliare…
Arrivo a Ponte Nizza in valle Staffora e da qui subito parte la 5° salita di Piumesana, con alcuni strappetti impegnativi e con lo stomaco che comincia a lamentarsi, dopotutto sono pur sempre passate le 20 di sera e si pedala bene quando tutti sono con le gambe sotto al tavolo! La discesa successiva è stretta e ripida, la cella temporalesca si è espansa sino a ricoprire il cielo a nord, ma tutt’ora non temo la pioggia ed anzi la ringrazio per il calo della temperatura.

Rocca Susella ha fatto soffrire centinaia di ciclisti quando era l’ ultima salita della GF Ultrapadum, ora però non mi fa penare più di tanto, la gamba si è ripresa rispetto all’ inizio e riesco a imprimere ancora un buon ritmo. Allo scollinamento cambio gli occhiali al volo indossando quelli trasparenti, essendo in penombra la visibilità migliora sensibilmente e qui ci vuole tutta tra buche ed asfalti “obsoleti“.
A questo punto il tracciato originario prevede Nazzano via Buscofà, ma sono in anticipo rispetto ai miei piani e dovrei riuscire a farcela anche allungando da Murisasco, salita di 2km seguiti da una ripida discesa con 2 lunghi drittoni che mi regalano uno splendido panorama sulla pianura illuminata dal pallido sole che filtra tra le nuvole e la pioggia poco più ad est, panorama del quale faccio alcune fotografie. A Retorbido i lampioni stanno cominciando ad illuminare le strade ed il sole sta ormai definitivamente tramontando, a me rimangono gli ultimi classici 100m di dislivello per il rientro a casa attraverso le Fonti di Retorbido, la 10° salita odierna… Se la giornata fosse stata serena a quest’ ora (21:15 circa) la visibilità sarebbe ancora buona, purtroppo con il temporale in arrivo fatico a distinguere le buche nei tratti in ombra ed arrivo in paese veramente al limite, quando ormai le luci artificiali sovrastano quella naturale. Al cancello tento qualche altro scatto degli ultimi raggi solari, appena prima che qualche sporadica goccia cominci a bagnare il marciapiede…

Anche quest’ anno il giro del solstizio è fatto, meno chilometri delle altre occasioni, ma molta più salita (1800m abbondanti), che uniti a quelli del mattino fanno 95km e 2290m di dislivello!

Sarezzano visto da sud, paese alle pendici di Tortona posto a 250m d’ altitudine (rispetto ai 110 della città)

Vera birra artigianale di uno dei migliori birrifici d’Italia

Vista sulla val Curone da Vallescura

Il grosso temporale nasconde la luce solare a Serra del Monte

Ultimi raggi da Garlazzolo superiore

Pioggia dal cancello di casa

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