Le mie ferie estive

il 28/12/2014 · Commenti disabilitati su Le mie ferie estive

Vacanze di natale, giustamente pubblico il racconto di quelle estive!

Veloce racconto delle ferie 2014, 2 settimane senza andare in ufficio e pure senza salite in zona Tortona alle quali sono troppo abituato. Vacanze (chiamiamole così) brutte e tristi, memorabili solo per il quantitativo di chilometri in 16 giorni: 1522, +5 in abiti civili per andare a prendere una bottiglia di vino nella prima collina del mio paese.

09/08) La 12 colli in senso duro (98km, 2800m):
Voglio inaugurare le ferie con un giro significativo che non richieda troppo tempo, tiro fuori questo classico con 12 salite consecutive e lo affronto nel senso più duro, con molti valichi affrontati dal versante più ripido.

10/08) Sfiorando la Liguria (102km, 1800m):
Una rivisitazione di un itinerario di 15 giorni fa, con la salita poco conosciuta di Montemerlano ed il muro di Lemmi, arrivando a pochi chilometri dal confine ligure.

11/08) Pompetta rotta (32km, 195m):
Indeciso sul percorso di scarico vengo fermato da un ciclista che ha problemi con la sua pompa, con la quale è riuscito a malapena a gonfiare la ruota il minimo per poter pedalare. Tutto baldanzoso mi offro di prestargli la mia scoprendo che si è rotta… In qualche modo arriviamo a casa mia e gonfio la ruota il necessario per continuare, ma devo andare ad acquistare una pompetta nuova anche in previsione del giro di domani.

12/08) Cosola + Lesima, tetto d’Oltrepò (132km, 2700m):
Pranzolazione e partenza per questo duro itinerario montano. Risalgo la val Curone e svalico agevole a Dernice, poi risalgo anche la val Borbera sino a Cabella Ligure dove iniziano i 1000m verticali verso i 1500m di Capanne di Cosola. Veloce merenda per poi scendere dal Giovà verso Pianostano, da cui parte un’ altra lunga salita che, passando per Cencerate e per un fitto bosco in cui perdo pure il segnale gps, arriva alla sbarra del monte Lesima, la più alta carrozzabile dell’ Appennino settentrionale su cui cerco di ottenere un buon tempo nonostante la stanchezza già accumulata. E’ sempre bello salire sino ai 1724m della vetta, prima della lunga discesa e del falsopiano che mi riportano a casa.

13/08) Nei limiti dell’ Oltrepò centrale (78km, 1320m):
Pioggia al mattino, parto alle 16 verso Golferenzo per questo giro che sconfina per poco in territorio piacentino. Temperatura veramente fresca e gradevole.

14/08) Il giorno di sfiga che uno ha (103km, 1465m):
Giorno limpidissimo dopo una notte completamente insonne, per iniziare perdo 20 minuti a cercare il sacchetto delle brugole contenente anche 20€ che misteriosamente si trovava sul pavimento dello sgabuzzino, poi l’ idea è di andare a Stradella a pranzo dai parenti passando per le colline, e tutto sommato va anche bene sinché non prendo una grossa buca a 2km dall’ arrivo, bucando due volte e sfiorando una crisi di nervi…
Incazzatissimo mangio e riparto, la ruota è leggermente storta e lanciando per la rabbia la bici nel fosso ho pure storto il forcellino del cambio… Per fortuna riesco a tornare a casa, non prima di rompere anche la fotocamera che, nonostante le pile appena caricate, si rifiutava di accendersi… Ed una volta dal meccanico egli mi fa “scusa non ho tempo di guardare, chiudo perché mi è appena morta la suocera”. Giornata da dimenticare, o forse da ricordare per esserne sopravvissuto…

15/08) A recuperare i pezzi di ieri (104km, 1830m):
Ferragosto fresco e a casa, la bici nonostante tutto è ancora agibile (a parte il 34×27) e la ruota appena storta non crea problemi, quindi ritorno in zona S.Maria della Versa per scalare alcune salite mancanti e terminare l’elenco di 200 stilato ad inizio anno. Giro soddisfacente a ritmi medio/alti.

16/08) Capatina in Lomellina (74km, 170m):
Oggi scarico, studiando le strade su cui sono passato raramente mi cade l’occhio sulla raffineria di Sannazzaro in Lomellina, giro ultrapiatto perfetto per riposare la gamba e vedere questa bruttura dell’ Eni. Fortunatamente sono tornato a casa abbastanza presto per rendermi conto della fuga di gas dal piano superiore, altrimenti non so se avrei ancora una casa…

17/08) Salita dis-Armà-ta (109km, 1860m):
“Andiamo a vedere in che stato è la strada dell’ Armà” mi sono detto, l’ultima volta era conciata talmente male da farmi incazzare anche in salita, ma stavolta le buche peggiori sono tappate e tutto sommato la qualità media dell’ asfalto è decente, buona nella prima parte ed accettabile da Negruzzo al valico. Per proseguire cioccolata calda alle capanne di Cosola, poi discesa in val Borbera e salita a Dernice da Campana.

18/08) Tidone valley (103km, 1575m):
Un giro a tutta verso est aiutato da una buona brezza lungo la val Tidone da Zavattarello sino a Trevozzo. Il rientro è collinare con Tassara, Carmine e valle Ardivestra in un giorno in cui il vento si è fatto sentire

19/08) Val di Nizza (52km, 835m):
Oggi giro tranquillo dopo la pioggia del mattino, affrontando però alcune salite secondarie tutte situate in val di Nizza e bucando per la 3° volta nel mese di Agosto.

20/08) Giro dei castelli antiorario (99km, 2030m):
Il “giro dei castelli” è la 3° proposta di evento che ho studiato (ma non proposto) per quest’anno, quindi per tirare fuori un’idea riciclo il percorso in senso antiorario con qualche adattamento. Inizio con la dura Oramala, poi la pedalabile Pietragavina e la salita dei “19 tornanti” di Pometo, su cui cerco di ottenere un buon tempo. Rientro da Fortunago e per tagliare del dislivello scelgo una strada sterrata che però trovo in condizioni molto peggiori del previsto, costringendomi a camminare per qualche tratto.

21/08) E se Borassi? Più tre nuove salitelle (112km, 1930m):
La totale mancanza di idee mi porta in val Borbera, dove trovo 3 salitelle di infima importanza su cui ancora non ho pedalato, e dove percorro per la seconda volta la dura Borassi, 2km all’11%, prima di attraversare le strette della val Borbera e di rientrare da Garbagna

22/08) L’importante sono i 10000 annuali (99km, 480m):
Oggi si fa riposare la gamba, ma solo per quanto riguarda il ritmo, in quanto mi mancano 98km per raggiungere un risultato che negli scorsi anni agguantavo solo a metà settembre: i 10000km annuali. Quindi pedalo su pianura tranquilla lungo la parte campagnola dell’ Oltrepò, usando il Garmin come navigatore senza strafare nemmeno sulla salita di Calvignano. Alla fine raggiungo l’obbiettivo praticamente a casa, oggi sono 10001km totali nel 2014

23/08) Giro stravolto dal rally (106km, 1845m):
L’ idea iniziale è la “Montemarzino challenge”, tutti e 7 i versanti della mia collina preferita in un solo giro. Ma c’è il rally e quando arrivo stanno per chiudere la strada, quindi devo inventarmi un nuovo percorso e punto verso tratti in cui non ho ancora il mio tempo. Inizio con Guardamonte, poi Castagnola, Costa Ferrai e Vallescura con la strada appena rifatta. Ritorno a casa e dopo un ristoro allungo verso Voghera in direzione aperibirra portandomi appresso scarpe ed una maglietta.

24/08) Ultimo giorno di ferie (119km, 2230m):
Trovo un’ altra salita misconosciuta che parte da Nibbiano, per cui ritorno nuovamente in val Tidone passando per Montacuto e fermandomi ad ammirare la diga di Molato che stranamente trovo aperta al pubblico. La salita è bruttina, ma veramente tosta e mi fa faticare. Scendo a Romagnese e risalgo verso il giardino botanico di Pietra Corva, immettendomi in seguito sulla statale che da Bobbio arriva al passo Penice sino a giungere al passo passando da CasaMatti.
Lunga discesa e rientro in statale per un giro che chiude degnamente queste ferie ad altissima intensità ciclistica.

In totale 1522km (+5 per acquisti) con 25100m verticali in 16 giorni, ben meglio del 2007 quando (massacrandomi) ne percorsi 1004 in 11 giorni. Soddisfatto di questa performance che porterà agosto 2014 ad essere nettamente il mese con più chilometri, ma anche rattristato per aver passato due settimane di stop-lavorativo senza altre soddisfazioni o esperienze di sorta se non piccolissime nuove scoperte
wheel_ferie_2014

E’ uscito il calendario dello scalatore 2015!

il 15/12/2014 · Commenti disabilitati su E’ uscito il calendario dello scalatore 2015!

23 giudici, 30 foto ed una classifica veramente corta in cui ben 15 foto sono state scelte come “migliore” ed in cui la vincente ha preso 23 dei 66 punti potenziali.
Ma eccovi il calendario dello scalatore 2015, in cui Emiliano, Massimiliano e Wilma la fanno da padroni con 3 foto ciascuno (il massimo consentito dal regolamento) ed io ed Elena riempiamo i restanti 3 spazi.
Ricordo il regolamento per entrare nel calendario:
La 1° invernale ed autunnale, poi a seguire partendo dalla testa con il limite di 2 per autore. Per questo “Sommeiller” di Emiliano non è tra le 12.

Qui il link per scaricare il calendario dello scalatore 2015 in formato pdf.

PS. 200° post!

E per finire la classifica finale:

23:  Passo di Tremalzo di Emiliano *
16:  Sommeiller di Emiliano
16:  Sul filo del cielo di Fricius *
16:  Colle del Gran San Bernardo di Emiliano (cat. inverno) *
15:  Grandi altezze di Fricius *
14:  Val Mora di Emiliano
12:  Asfalto opposto al cielo di Pedra *
12:  Europaweg di Emiliano (cat. autunno) *
12:  Alle porte del cielo di Fricius *
11:  Ma la notte…. Sì!!! di Grigua *
10:  Schwarzsee di Emiliano
10:  Chinzig Chulm di Gisego*
9:  Passo della Mulattiera di Gisego *
9:  Passo di Slingia di Gisego *
9:  Sale o scende? di Grigua *
8:  Muttgletscher-Tällistock di Gisego
8:  Tornante a cascata di Pedra (cat. autunno)
7:  Stelvio 3000 di Emiliano
7:  Un po’ di foschia di MirkoBL (cat. inverno)
7:  Lesima, dai, un ultimo sforzo di Pedra
6:  Passo del Gallo di Gisego
6:  Antiche strade di Fricius (cat. inverno)
6:  I ciclo-sfacchinatori di MirkoBL
6:  Passo del Grimsel di Gisego
5:  Al cospetto dei giganti di Fricius
5:  Al limite delle nevi di Fricius (cat. inverno)
3:  Alpe di Trela di Emiliano
3:  Col de Valbelle di Emiliano
3:  Grandi cime di Fricius
1:  Col du Granon di Gisego

copertina

Calendario dello scalatore, i risultati parziali

il 07/12/2014 · Commenti disabilitati su Calendario dello scalatore, i risultati parziali

Eccovi i risultati parziali. Le foto qualificate sono in ordine alfabetico, anche se una di esse ha preso 17 voti ed altre ne hanno presi solo 8.
Mediamente sono serviti 9 voti su 22 per qualificarsi, sono 30 le finaliste e solo 17 non sono mai state scelte.

Le votazioni FINALI a questa pagina: http://giriesalite.altervista.org/calendario/finale_metodo_misto.php


GRUPPO A (5)

I ciclo-sfacchinatori di MirkoBL
Passo della Mulattiera di Gisego
Sale o scende? di Grigua
Stelvio 3000 di Emiliano
Tornante a cascata di Pedra (cat. autunno)

7:  Bidmer di Gisego
6:  Emozione bianca di Fricius (cat. inverno)
6:  L’istante perfetto di Fricius (cat. autunno)
6:  Salita al Grossglockner di MirkoBL
6:  Cavalli di razza di Jack.ciclista
6:  Ciclocross di Jack.ciclista (cat. autunno)
4:  La terribile Rumba del San Pellegrino in Alpe di Pirata_PonteX
3:  Colle del Teodulo di Emiliano
3:  Il Tour all’Izoard di Succhiaruote
3:  Alta Langa di Succhiaruote
3:  Mi piace andare in bici! di Grigua
3:  Vista lago d’Iseo da Parzanica di Pandicko (cat. inverno)
3:  Mocchirolo di Adriano (cat. autunno)
2:  Tramonto di una giornata lavorativa di Pedra (cat. tramonto)
0:  Col du Turini di Pirata_PonteX
0:  Ascesa al Crostis di Pandicko
0:  Capo Berta di Adriano

GRUPPO B (6)

Alle porte del cielo di Fricius
Colle del Gran San Bernardo di Emiliano (cat. inverno)
Lesima, dai, un ultimo sforzo di Pedra
Passo del Gallo di Gisego
Sommeiller di Emiliano
Un po’ di foschia di MirkoBL (cat. inverno)

8:  Ultimi Chilometri di Pierole
7:  Me, Sun and Bike di Pedra (cat. tramonto) *
7:  Passo della Mulattiera di Gisego
6:  Ultima luce di Fricius (cat. tramonto)
5:  Il vero Ironman di Grigua
3:  Alba invernale sulla Riviera Ligure di Grigua (cat. tramonto)
3:  Riposo austriaco di MirkoBL
2:  Bondo Petello di Adriano
2:  Pian Soave di Succhiaruote
2:  Col du Turini di Pirata_PonteX
1:  Desenzano del Garda di Pandicko
1:  Il ‘lungo’ di Cadel di Succhiaruote
0:  Frazione Costa verso Adrara S. Martino di Pandicko (cat. autunno)
0:  Belgio di Jack.ciclista
0:  Colle del Moncenisio di Adriano
0:  San Pellegrino in Alpe di Pirata_PonteX

GRUPPO C (7)

Al limite delle nevi di Fricius (cat. inverno)
Col de Valbelle di Emiliano
Col du Granon di Gisego
Grandi altezze di Fricius
Ma la notte…. Sì!!! di Grigua
Passo di Slingia di Gisego
Schwarzsee di Emiliano

6:  I tornanti del Grossglockner di MirkoBL
5:  Sul tetto dell’ Oltrepò di Pedra
4:  Tornanti di Pierole
3:  Lago d’Orta di Adriano
3:  Così vicino, così lontano di Succhiaruote
3:  Canale di Agordo di Grigua
2:  Passo San Michele di Adriano
2:  Sierra Nevada di Pirata_PonteX
2:  Mortirolo da Monno di Pandicko
2:  Val Borbera di Pedra
1:  Mantova di Pirata_PonteX
0:  Pale eoliche al Passo di Prale di Succhiaruote
0:  Passo di Valcava di Pandicko (cat. inverno)
0:  Altopiano Asiago di Jack.ciclista
0:  Muro di neve austriaco di MirkoBL (cat. inverno)

GRUPPO D (6)

Alpe di Trela di Emiliano
Antiche strade di Fricius (cat. inverno)
Asfalto opposto al cielo di Pedra
Europaweg di Emiliano (cat. autunno)
Passo del Grimsel di Gisego
Sul filo del cielo di Fricius

8:  Serpente di Ceemo
8:  Discesa sul pavé di MirkoBL
7:  Passo Nufenen di Gisego (cat. inverno)
6:  Acqua e carbonio di MirkoBL
6:  Non sarà lo sterrato a fermarmi! di Grigua
3:  Le Dolomiti da Lontano di Pedra (cat. autunno)
3:  Campo Cecina di Adriano
3:  I tornanti del Croce d’Aune di Grigua
3:  Bergeggi di Pirata_PonteX
2:  Lago di Endine di Pandicko (cat. autunno)
2:  Pico de la Veleta di Pirata_PonteX
2:  Lago d’Iseo di Pandicko
1:  Monte Avaro di Adriano
0:  Muso di sormano di Jack.ciclista
0:  Maestoso Glandon di Succhiaruote
0:  Il castello di Grinzane Cavour di Succhiaruote

GRUPPO E (6)

Al cospetto dei giganti di Fricius
Chinzig Chulm di Gisego
Grandi cime di Fricius
Muttgletscher-Tällistock di Gisego
Passo di Tremalzo di Emiliano
Val Mora di Emiliano


7:  Tornatoni di Ceemo
7:  Sul Passo del Pramollo di MirkoBL
6:  Le Scale di Primolano di Grigua
5:  Dove nasce il Castelmagno di Succhiaruote
3:  Tramonto alle Cinque Terre di Grigua (cat. tramonto)
3:  Selva di Zandobbio di Pandicko
2:  passo Manghen di Jack.ciclista (cat. inverno)
2:  Sguardo al lago di Pedra (cat. autunno)
2:  Cima dell’Inferno di Pirata_PonteX
2:  Passo Gavia di Pandicko
2:  Passaggio in cresta di MirkoBL
2:  Cava di Torano di Adriano
1:  Piccoli Froome crescono di Succhiaruote
0:  Pico Veleta di Pirata_PonteX
0:  Bici Jet di Pedra
0:  Monte Camoscio di Adriano

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Mercato dei vini FIVI a Piacenza

il 04/12/2014 · Commenti disabilitati su Mercato dei vini FIVI a Piacenza

Lo so che in un blog ciclistico questo racconto non c’entra una mazza, però volevo scriverlo ed allora tanto vale pubblicarlo da qualche parte.


Cronaca dal Mercato dei vini da parte di un eterno enoignorante

Piove e trovare il parcheggio antistante all’ expo di Piacenza completamente pieno non è entusiasmante, ma è anche piacevole constatare che a questa manifestazione con ben 265 produttori di vino presenti ci siano problemi a trovar posto già nel primissimo pomeriggio, vuol dire che all’ interno il pubblico è abbondante e si può già parlare di riscontro positivo.
Faccio finalmente il mio ingresso e vengo accolto in un ampio salone con tutti i vignaioli disposti in 5 file di banchetti tutti uguali separati da ampi corridoi che permettono di camminare comodamente e vagare alla ricerca dei primi assaggi, con utilissimi cartelli ad indicare nome e regione dell’ azienda e stavolta anche con le coordinate numeriche ben evidenti sia sul cartello stesso che sulla guida, ovviando a quel (piccolo) problema logistico che io ed altri abbiamo riscontrato nel 2013. Trovare il primo assaggio della giornata così sarà facile, ma… mi sento vuoto, come se mi mancasse qualcosa… in effetti dopo diversi secondi di vagabondaggio, già estasiato di fronte a tale abbondanza di varietà viticole, mi rendo conto di essere sprovvisto di calice e guida, assolutamente indispensabili per iniziare la giornata!

Il primo vino di benvenuto ha sempre un forte significato simbolico ed anche stavolta inizio con un metodo classico, dando fede alla promessa di riassaggiare a bocca fresca il Prosecco Collfondo dei Flli Collavo, dal colore torbido ed aromi ricchi e vari dati dai lieviti ancora in sospensione, e promettendo loro l’acquisto di una bottiglia. In seguito riprendo a vagare in maniera indefinita tra i banchetti, ho una lista di aziende da provare ma voglio trovarle per caso individuando altri banchi interessanti o venendo braccato dai conoscenti come Antonella de “La Villetta”, con dei vini che posso definire artigianali e dall’ ottima beva compreso il Rosso 2014 che porta tutti i segni del tempo (atmosferico) di quest’annata simile a quella in cui Noé divenne famoso per l’arca.
Mi fermo a salutare un altro paio di produttori dell’ Oltrepò, non assaggio nulla in quanto già conosco i loro ottimi prodotti, ma Castello di Stefanago / Baruffaldi mi lascia preziosi consigli sulla potatura della mia barbatella di Amarone (una delle uve tipiche idr.) che ho ricevuto al Vinitaly, mentre con il Bacco dei Quaroni discuto del protocollo Vinnatur, che scopro essere meno integralista di quanto pensassi, ammettendo addirittura delle grossolane filtrazioni.
Riprendo gli assaggi e tocca ad uno dei MUST di oggi, Rocco di Carpaneto (zona Ovada AL) gestito dalla romana Lidia, banner del gruppo facebook “enospia” che produce vini a bassissimo impatto, fino rustici e particolari. Tra gli assaggi tipici della zona mi piace molto il Cortese di 24h sulle bucce (ed un leggero affinameno in legno), con un colore carico ed aromi di uva che fuoriescono dal bicchiere.
Di recente sono stato in Trentino, per cui una sosta all’ azienda Bellaveder è obbligatoria e mi colpisce il Muller Thurgau, semi (ma “quasi” a detta del produttore) aromatico con una profonda persistenza. Altro MUST è la Morella di Manduria (TA), peccato solo che abbiano finito il Primitivo base perché il blend Primitivo-Malbek è ottimo quanto complesso, un fruttato-speziato che gli dona una completezza unica ma che lo rende anche difficile per una bocca non avvezza al mondo di Bacco.
Proseguo col mio programma abbozzato, riscopro con piacere Vigneti Vallorani col loro Polisia, nato da Sangiovese e Montepulciano ed ottenuto tramite una procedura particolare di pulizia delle vasche d’acciaio, saluto il Valpolicella Antolini con un assaggio di Ripasso (ripasso a prenderlo, frase ripetuta troppe volte in sua presenza e bottiglia non ancora presente nella mia piccola cantina), Filippi di Faedo (TN) che mi sorprende con un Muller Thurgau piacevole e veramente sapido, fin salato e molto minerale, più un Cabernet acido e poco erbaceo.
Mi è giunta la voce che una persona di Acqui Terme (Costa Platani) produce Timorasso ed approfittando del suo banchetto per appoggiare il bicchiere durante l’ aggiornamento del mio blog-(notes di carta e penna con 2 visitatori unici all’anno) provo questo vino tipico del tortonese, ancora molto giovane ottenuto da vigne adolescenti. Buon prodotto che aspetta la maturità, mentre il Barbera è già una signora Barbera.

In questo schizzofrenico giro d’Italia mi ritrovo in Alto Adige, a nord di Merano da Innerleitherhof (BZ) di cui mi convince il Meranese rosso, da vite autoctona dal colore molto chiaro, più di un Pinot. Ma poi arriva l’intermezzo, avvicinandomi all’ ingresso vengo riconosciuto da una delle organizzatrici Michela Pierallini in quanto in un giochino sull’ evento FB ho risposto correttamente per primo ad una domanda vincendo un grembiule da sommelier, ed io sono qui a riscuotere il premio. Michela, che io chiamo Mi’ hela perchè alla presentazione ho subito sentito un accento fiorentino (comincio ad essere ad un buon punto con gli assaggi eh…) è semplicemente un personaggio, una persona sempre positiva e dinamica che, parole sue, anche se ha dormito 3h non perde l’entusiasmo di fare. Beata te, se io dormo 3 ore mi scritturano per “The walking dead” e non ho nemmeno bisogno del trucco!

Gli assaggi continuano, lingua, tempo e capacità cognitive si stanno contraendo ma proseguo imperterrito raccogliendo il suggerimento di Mi ‘hela  degustando l’ Incrocio Manzoni di Vettori (TV) speziatissimo con particolari sentori, addirittura di origano che fanno raccontare particolari ed incredibili racconti di gioventù al produttore che riguardano origano e dadi da cucina… Dopo 5 minuti di folli risate ritorno a fingere di essere serio a Le Marne, az. biologica di zona Gavi della quale mi convince di più il rosato di Dolcetto, anche se il colore più che rosa è marrone il gusto e la ricchezza olfattiva sono buoni. Proseguo il giro, distinguo meno i sapori, ma trovo altri banchetti interessanti a partire da Castel del Piano (MS) con un Pinot nero veramente atipico per gli standard oltrepadani ed un Vermentino rosso molto pepato (chiamato appunto Pepe nero). Degno di nota è il Montepulciano di De Angelis Corvi (TE) che ha una nota fruttata che mi ha entusiasmato abbinata al corpo di quel vino, da ricordare anche il Negroamaro di Nistri (TA) (“sai, se vengo in Puglia la mia linea va distrutta per sempre“), il Barbera rosa frizzante del castello di Agazzano (“ma perché ho bevuto quella che per me è una doppia bestemmia? Forse è ora di smetterla con gli assaggi…“) e lo Schioppettino di Falcon (UD), vino semplice ma dall’ ottima beva.

Ormai è tardi, esco a prendere lo zaino in macchina che farà da trasportino e procedo con gli acquisti: il Collfondo di Collavo è obbligatorio, il Ripasso Antolini esaurito mi farà dire ancora “quando Ripasso da Verona”, Montepulciano e Meranese per i rossi ed il Cortese per i bianchi. Poi incappo nella incredibile memoria dei vignaioli, tanto che vengo riconosciuto dall’ az. il Saliceto (MO) da cui avevo acquistato un Lambrusco nel 2013 e, visto che si beve sempre con piacere, ne approfitto per prenderne un’altra bottiglia. Apericeno dai fratelli Massa (AL) quasi miei conterranei, con Pigi che taglia una splendida pancetta e tutti i ritardatari ad avventarvisi su con le loro bocche fameliche, e per finire questo lungo pomeriggio aiuto i proprietari di cascina Bandiera (AL), azienda dai bianchi decisi ed aggressivi perfetti per un lungo invecchiamento, e ne acquisto una bottiglia che mi aveva colpito tempo fa.

Direi che è finita, il tasso alcolico c’è ma è nei limiti della piena dignità, non piove più e … aspettiamo l’edizione 2015!

Difficile trovare dei difetti nell’ organizzazione, l’unica pecca è che alle 18 in molti stavano già smontando gli stand, ma li capisco, chiunque vorrebbe tornare a casa mezz’ora prima dopo una due giorni così impegnativa. Vorrà dire che il prossimo anno entrerò al mattino invece che dopo pranzo. Per il resto tutto perfetto, con un pubblico abbastanza competente, produttori molto disponibili, pochi visibilmente ubriachi e tanti servizi di contorno come il bar, il ristorante ed altri interessanti stand di varia natura.

POLLICE SU per:

  • L’organizzazione, quest’ anno praticamente impeccabile
  • La memoria dei vignaioli, basta comprargli una bottiglia e si ricorderanno di te in eterno
  • Coppa e pancetta di Pigi, che accompagnava i Flli Massa
  • Vettori ed i suoi racconti, tra cui il dado da cucina in forno usato per un altro scopo stupefacente
  • Lo speziato, tema dominante degl assaggi
  • Il mio zaino del liceo, che ha visto più alcol che libri

POLLICE VERSO per:

  • Quei due amici pensionati che alla chiusura si sono messi le mani addosso, uno voleva assolutamente tornare e l’altro rimanere a Piacenza
  • I bicchieri caduti in battaglia, morti o feriti con urli mentali di disperazione di più o meno tutti i presenti
  • Quello che si è avvicinato ad un banchetto, ha preso un salame e se n’è andato come se niente fosse
  • Le bottiglie aperte e mezze piene abbandonate alla chiusura, sperando che muoiano nel tubo dell’esofago e non in quello del lavandino
  • Il Pinot Grigio (o Barbera acerbo?) che nei giorni passati ha fatto scalpore in Oltrepò pavese, e del quale ho parlato con i conterranei ma anche con altri.
  • Le figure pessime che ho fatto con qualche vignaiolo tentando di complimentarmi per dei vini semplici e di ottima beva (non tutti possono essere ricercati e complicati, ci vogliono anche quelli “da pasto”)acquisti_fivi

Calendario dello scalatore al via!

il 02/12/2014 · Commenti disabilitati su Calendario dello scalatore al via!

Si parte!
Oggi iniziano le selezioni della fase eliminatoria, in cui ognuno dei 20 giudici, per ognuno dei 5 gruppi contenenti 22 foto ciascuno, dovrà scegliere le sue 5 preferite e selezionarle senza un ordine preciso.
Al termine delle votazioni, o entro il prossimo martedì sera, le 5 più votate e quelle a parimerito andranno a comporre il girone finale.

Questo il link complessivo: http://giriesalite.altervista.org/calendario/index.htm
Questi gli altri link ai vari gruppi:
GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO C
GRUPPO D
GRUPPO E

Pagina dei giudici

Non so se essere soddisfatto della partecipazione, il numero di concorrenti è calato rispetto agli altri anni ed il numero di foto fa lo stesso. Ma almeno il numero di votanti è stabile ed anzi è il 2° di 7 valori

2009: 74 foto , 12 giudici
2010: 129 foto, 18 giudici
2011: 126 foto, 18 giudici
2012: 168 foto, 25 giudici
2013: 90 foto , 16 giudici
2014: 143 foto, 19 giudici
2015: 110 foto, 20 giudici

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