il 17/01/2017 · Commenti disabilitati su Un caldo dicembre ciclistico
17/12: Doppio Penice!
In pianura nebbia, a Varzi sole e temperatura gradevole sino alle più alte quote appenniniche. Cosa ve lo dico a fare? Trasferta montana invernale con una doppia scalata al passo Penice. Parto in salita ed in maniera tranquilla ed agevole arrivo sino alla vetta, un bel chilometro verticale quando una tabella normale consiglierebbe pianura (pianura io? e con la nebbia? MAI)
Discesa un po’ atipica sino a Romagnese via Pietra Corva e seconda scalata al passo, salita noiosa e sempre pedalabile. Ma non è ancora abbastanza, avanzando del tempo affronto lo strappo su asfalto rovinato che porta a Praglasso / Pietragavina e poi, per superare quota 2000 dislivello, supero l’ultimo ostacolo del castello rientrando a Varzi alle ultime luci del giorno che creano giochi di luce con la nebbia che sta conquistando quota.
71km, 2050m
Varzi dall’ inizio del Penice
Al monte Penice la giornata è limpida
Dalla vetta si vede Bobbio e la val Trebbia molto più in basso
Rientro a Varzi al tramonto
28/12: colline viticole
Oggi nessuna trasferta, fa piuttosto caldo anche in pianura. Non come ieri, quando sembrava primavera, ma le massime sui 11° invitano a partire da casa per un bel centello nelle colline viticole. Oliva Gessi, Montalto pavese, Mornico Losana, Cigognola, Canneto pavese e Carmine, un giro semplice ma abbastanza movimentato.
101km, 1666m
Verso Mornico Losana
Monte Rosa e pianura da sopra Cigognola
30/12: finire bene l’anno
Oggi l’inversione termica è contenuta, a S.Sebastiano Curone trovo giusto qualche grado in più ed in montagna fa relativamente fresco con 0° sopra i 1100m. Non abbastanza freddo per questa ultima trasferta che sacrifica i 100km in programma andandoci sul pesante col dislivello. Castagnola, Cella di Varzi e poi Caldirola, 600m abbondanti di salita con minime di -2° nel bosco. E poi temperatura sempre fredda, stimo di aver bevuto meno di mezzo litro in quattro ore di pedalata.
Dopo Caldirola c’è ancora abbastanza con Giarolo e Dernice dai versanti di Campana e Garbagna, quest’ultimo a fine giornata e tutto in ombra, nemmeno nei tratti al 10% riesco a sudare. Però non ho patito tanto freddo, meglio così.
Un’ ottima fine di annata con 79km e ben 2400m dislivello!
Pomeriggio avanzato in val Borbera
Dernice, devo ancora scendere e risalire lì, l’ultima salita del 2016
il 10/01/2017 · Commenti disabilitati su Inversioni termiche di natale
24 dicembre: vigilia di natale, tra la frenetica corsa agli ultimi regali o la tranquillità di una pedalata in montagna regalata da questo pazzo dicembre scelgo ovviamente la seconda alternativa. Partenza da Varzi e poco dopo cambio idea indurendo il percorso studiato la sera precedente. Da Casanova Staffora c’è per me il duro strappo di Vendersi e subito dopo una delle peggiori salite della zona, lo Scaparina da Massinigo, con un paio di chilometri sopra al 12%, di certo una salita da NON affrontare in inverno. Al passo si vede l’arco alpino svettare sopra lo smog della pianura e la successiva discesa verso Bobbio è gradevole.
Poco fuori il paese imbocco una per me nuova ascesa, quella di Lagobisione, discretamente impegnativa. Scendo nuovamente in val Trebbia e dopo un tratto di statale salgo verso Rossarola, un versante alternativo che porta a Pratolungo / Brallo costeggiando la val Trebbia con occasionali panorami piacevoli ed un odioso fango iniziale che ricopre le ripide pendenze. Sbaglio strada ed allungo più del previsto, il falsopiano verso il Brallo sembra salita e rientro tardi. Però che giro interessante!
91km, 2014m
Monte Rosa dal passo Scaparina
Bobbio
Il ponte del diavolo di Bobbio
Appennino che circonda la val Trebbia
26 dicembre: S.Stefano, non è stato tanto il pranzo di natale a riempirmi, cioè abbondante nei limiti del normale, ma è stata la sera con birra, vino, salame, panettone a farmi alzare ancora strapieno, con lo stomaco che per sopravvivenza rifiuta ulteriore cibo. Questo giro mi aiuterà a smaltire, ma fa veramente caldo oggi, a Varzi ci sono almeno 12° reali, inverno ma sei forse impazzito?
Calda salita iniziale a Pareto, poi taglio strada con la diretta Fabbrica Curone – Costa Ferrai – Giarolo – Pallavicino, dopo il quale, nonostante sembri primavera, trovo sull’asfalto ancora un dito della neve caduta una settimana fa. Procedo con cautela restando sui pedali e scendo in val Borbera sino a Cabella Ligure seguendo grossomodo il giro del 9 dicembre al contrario.
Arrivare a Capanne di Cosola ha sempre il suo fascino, 1000m consecutivi di dislivello in 17km sono un valore assoluto per l’Appennino e pedalando con estrema calma non sento la fatica, solo occasionalmente qualche brontolio esterno di uno stomaco che lavora duro. In cima a 1500m trovo 10° e pure un piccolo incendio sulle pendici del monte Chiappo, non male per essere inverno.
La discesa del Pian dell’Armà è terribile, ed oltre alle grosse buche che mi costringono a tratti coi freni tirati vi trovo pure la neve in più punti, mai da dovermi appiedare però il contrasto con la primavera di dicembre. Non ne ho ancora abbastanza e da Casanova salgo a Castellaro, una bella salita extra mentre il sole decide di lanciarsi dietro alle colline rendendo Varzi arancione. Questo inverno pazzo prosegue e vi riserverà un terzo racconto!
79km, 2103m
Forse sovrastimato, ma era realmente primavera
Neve dopo il Giarolo
Il monte Lesima troppo brullo ed il fumo dell’incendio
Nubi orografiche svalicano i monti liguri