Pensieri sui cambiamenti che la vita impone

il 26/09/2017 · Commenti disabilitati su Pensieri sui cambiamenti che la vita impone

Questo blog è nato sia per proporre ritrovi ufficiali come il 10° giro dei vigneti d’Oltrepò e sia per raccontare le mie piccole imprese alla scoperta dell’Italia (e non solo). Sino allo scorso anno, con qualche trasgressione podistica o enologica, l’argomento è sempre stato questo, ma quest’ anno ho cambiato. L’incidente di aprile è stato impattante ed ha definitavente dato rottura ai pensieri che avevo in mente da molto, almeno dal 2016.

Non rinnego niente, anzi questo settembre finalmente mi sta vedendo abbastanza in bici con 3/4 pedalate settimanali lungo sterrati, muri, boschi e vigneti, sassi e discese discretamente impegnative e devo confessare che mi mancava l’aria nelle orecchie (larghe) e tra i pochi sparuti capelli, il gesto, la fatica nei quadricipiti, il senso del viaggio e la libertà che solo due ruote a propulsione umana ti possono dare. Nonostante tutto continuo ad essere anche un ciclista, che sia strada o che siano sterrati, ed è bello sentire la gamba finalmente riempirsi di watt ed urlare su tratti ripidissimi per poi godersi discesine tecniche. Mi manca un po’ la strada, ma non al punto di valutare a breve l’acquisto di una stradale. La mtb è dura, molto più dura, si passa in un attimo dal piano al 30%, si spinge e si fatica a scendere, in pianura su asfalto al massimo si va all’80% della velocità e con gli sterrati i chilometraggi crollano, tanto che nei miei classici percorsi casa-ufficio con 13km obbligati le possibilità di allungo sono limitate alle prime colline e le loro tante alternative. Mi mancano le lunghe pedalate, i grandi dislivelli e l’ampiezza che la bici stradale ti sa dare con ore e ore di sforzo, ma non mi mancano abbastanza, purtroppo.

1) Non mi mancano le terribili strade dell’Oltrepò, il dover stare attento tutto il tempo a schivare buche sperando di non rischiare incidenti con il resto del traffico. Con la mtb posso saltarci sopra e pazienza se abbiamo asfalti che ci ricordano la guerra.
2) Non mi manca il traffico sempre più demenziale, frettoloso, disattento, tutti che vivono come zombie attaccati al telefono per vedere con assoluta urgenza chi ha messo il “like” su facebook, anche a costo della tua vita, che vanno a velocità ridicole ma non rispettano tutto il resto del codice stradale, che non possono aspettare un secondo. Basta, negli sterrati posso staccare il cervello, la bici deve rimanere un piacere
3) Ho finito le idee, nonostante elenchi e mappe che mi spronano ad inventare sempre nuovi ed originali percorsi ormai sono il re della zona, non c’è strada asfaltata su cui non sia già passato più volte. E’ ora di cambiare e di trovare nuovi stimoli
4) La corsa… nel 2014 ho giusto provato, non pensavo di fare il salto della barricata e diventare un agonista pedestre con anche qualche risultato assoluto in piccole gare. Ma abbinare i due sport stava diventando pesante ed ora cerco di seguire la regola dell’alternanza, un giorno di bici ed uno di piedi. I 100km del sabato, la gara a piedi ed altri 50km alla domenica, andare a lavoro in bici e poi correre e poi rientrare… stava diventando troppo, talvolta è meglio rilassarsi o dormire di più nel weekend, non sono un ironman e non devo battere alcun record
5) E pazienza se posso permettermi qualcosa di meno a tavola, nell’ultimo anno la mia alimentazione è stata sconvolta in positivo ed ho scoperto che prima mangiavo troppo e male, troppi dolci e prodotti industriali che a lungo andare creano problemi. Ho cambiato la mia dieta e, strano da dirsi, ho raggiunto un minimo di peso che nemmeno ho sfiorato quando pedalavo 4h al giorno. Per cui se prima andavo in bici tanto per potermi sfogare a tavola, ora ho meno questo bisogno.

Tutti punti che si collegano ad una scelta che già lo scorso anno pensavo di fare e che è stata forzata dagli eventi. Qualcuno direbbe che diventando grandi si cambia, altri che ci si normalizza, non so definirlo con esattezza ma so che per il momento va bene così, in futuro si vedrà.

Un post senza foto però non ha senso, per cui vi lascio qualche scatto di agosto/settembre, ciao e ci vediamo il 14 ottobre al 10° giro dei vigneti d’Oltrepò

Quando l’unica possibilità rimane l’attraversamento del torrente a piedi
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Fango, il nuovo compagno di viaggio
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Se splende l’arcobaleno vuol dire che lì sta piovendo
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Due tramonti
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E quando arriva l’autunno tutto prende una cupa ma affettuosa atmosfera. I primi freddi umidi, i tramonti anticipati, i vestiti più pesanti ed il calore dei luoghi chiusi. L’autunno è la stagione che preferisco
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Under Pensieri

Panorami incredibili al monte Lesima

il 11/09/2017 · Commenti disabilitati su Panorami incredibili al monte Lesima

3 settembre 2017

Le precipitazioni del giorno precedente hanno pulito l’aria, la giornata è classificabile solamente come “limpida” ma è perfetta per un trail sino al monte Lesima, vetta che dai suoi 1724m offre notevoli panorami disponibili anche ai ciclisti che affrontano le sue dure rampe finali.

Siamo in 4, io Elisa e le nuove conoscenze di Federica e Lorenzo che già conoscono i sentieri ma ne approfittano per un’escursione degna di nota.Partiamo da Bocco subito in salita durissima, i primi 2km verso cima Colletta hanno una pendenza attorno al 23% tra pietra e bosco, ma da lassù la vista è ottima, la valle Staffora è piccola ed intera di fronte a noi e Lesima e Penice svettano rispetto alle altre cime di questo ultimo lembo di Lombardia. Non è limpidissimo dicevo, ma possiamo distinguere i grattacieli di Milano ed intravedere tutte le prealpi.

Si sale verso Cima Colletta
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Valle Staffora da Cima Colletta
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E si corre verso la vetta del Lesima
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Continuaimo in singoli sentieri con saliscendi talvolta coperti da un denso bosco e talvolta con tratti in discesa tecnici in cui balziamo da roccia a roccia. Il Lesima si avvicina maestoso, ma per raggiungerlo abbiamo davanti un ripido strappo sino all’antecima del Tartago, dalla quale ci sentiamo già i padroni dell’ Oltrepò. L’ultima rampa è in comune coi ciclisti e ben nota al sottoscritto, ma mai avrei pensato di riuscire a correre ammirando il mar Ligure dalla provincia di Pavia! Ed invece la linea blu del mare è ben visibile laggiù e dalla vetta si apre una vista incredibile che solo questo monte sa regalare.
Il mare non è appena intuibile, è molto nitido e la visuale ampia si spinge sino al golfo di Savona solcato da una nave da crociera. Ma non solo, vediamo due figure rocciose che inizialmente confondiamo con la Corsica e, addirittura, l’isola d’Elba! Col senno del poi scoprirò trattarsi delle Isole di Capraia e Gorgogna, più vicine ma pur sempre facenti parte dell’arcipelago toscano, mica bruscolini! Le Alpi non sono nitide, ma già distinguiamo quelle del bresciano e quelle piemontesi, e non ci sono solo loro ma anche i “nostri” monti Chiappo, Ebro, Giarolo, Tobbio, Maggiorasca, le valli della zona tra cui la bellissima Trebbia, i paeselli protetti da questi alti monti ed un dirupo così ripido da fare impressione. Qualcosa che rasenta il nirvana, qualcosa che se non fosse per il primo fresco autunnale avremmo ammirato a lungo.

Ci siamo quasi!
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Wow che vista
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Eccoci noi 4
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Ed invece dobbiamo scendere, siamo vestiti troppo leggeri e manca ancora molto alla fine, seppure sia quasi tutta discesa. Ma mentre in bici la discesa è riposo, a piedi è solo ulteriore fatica e tecnica per decidere dove mettere i piedi mentre si è al 30% su pietre e sassi. Il rischio storta è sempre dietro l’angolo e bisogna fare attenzione, ma poi ritornando nel bosco il sentiero diventa più agevole e riusciamo a scendere meglio nonostante le vacche libere al pascolo.Faccio scoprire agli altri dei bei tagli che evitano il bitume ed arriviamo velocemente a Corbesassi da dove ci mancano solo alcuni chilometri
di leggera salita che però, complice la stanchezza, scorrono piuttosto lenti.
Alla fine saranno 18,5km e 1100m d+, inimmaginabili in bici ma con panorami veramente super

Ora si scende, spettacolare anche da qui
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Mucche in libertà
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Corbesassi, manca ancora qualche km
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10° giro dei vigneti d’Oltrepò (14 ottobre)

il 04/09/2017 · Commenti disabilitati su 10° giro dei vigneti d’Oltrepò (14 ottobre)

Tutto iniziò nel 2008, quando in 4 giovani temerari pedalarono dalla nebbia al caldo tra i vigneti d’Oltrepò, cambiò nel 2012 con una bella merenda in cantina e dopo il boom degli ultimi due anni ci si ritrova per questo classico appuntamento di fine stagione in cui pedalare, darsi battaglia e poi buttarsi con le gambe sotto al tavolo! Siamo giunti alla 10° edizione ed il programma non cambia (e nemmeno la descrizione), lo scorso anno eravamo ben 40 in una giornata dal clima perfetto, quest’anno quanti saremo?

INFORMAZIONI:
Sabato 14 Ottobre
Ritrovo ore 9:30 all’ azienda Guerci di Casteggio in località Crotesi 20, si va verso Montalto pavese ma prima dell’ inizio della salita si svolta a destra, l’ azienda è 800m più avanti sulla sinistra, c’è un ampio parcheggio (in fondo ci sono 2 immagini esplicative).
La partenza è alle ore 10:00, l’ arrivo previsto entro le 15:00/15:30. Non c’è bisogno di arrivare con molto anticipo, ma alle 10 si parte
La merenda con degustazione è facoltativa, io però consiglio assolutamente di esserci perché ci si siede ad un tavolo, si mangia e si bevono i vini più tipici dell’ Oltrepò in calici che valorizzano gli aspetti organolettici e la degustazione sarà accompagnata da spiegazioni su cosa stiamo assaggiando. Consigliata sia a chi già si intende di vino, sia a chi non ha ancora scoperto questo mondo!
Il costo della merenda è di 7€, (e chi ha partecipato sa che ci si sfama dal giro e si beve tanto e bene!), se poi vorrete acquistare qualche bottiglia sono lì apposta!

In caso di maltempo il giro sarà rinviato al sabato successivo.
Per chiedere informazioni o se vuoi partecipare scrivimi a [email protected]
Su Facebook c’è l’ evento relativo:

PARTECIPAZIONE:
– Il “giro dei vigneti d’Oltrepò” è un giro tra amici organizzato dal sottoscritto, non è necessario alcun tesserino agonistico e siamo indipendenti per tutto.
Per questo motivo non ci sarano servizi particolari, io ed altri faremo del nostro meglio per tenere unito il gruppo e spero di avere anche un’ammiraglia di supporto al seguito.
– Ci saranno due percorsi simili, uno per amatori e semi-agonisti ed uno più semplice e corto affrontato ad andatura tranquilla
– Nella prima parte il gruppo sarà unico, poi in base all’andatura ci divideremo nei due gruppi
La partecipazione è aperta a tutti, però considera che si tratta comunque di giri abbastanza impegnativi ed in tutto dovremmo metterci 5 ore o poco più soste comprese (per alimentarsi, ricompattare il gruppo ed eventualmente ci sta anche un caffé).
Non siamo fenomeni, però tutti siamo in grado di affrontare un percorso simile senza problemi, qualche minuto di differenza in salita è normale, ma quando bisogna stare fermi 10 minuti dopo 200m di dislivello il giro non è più divertente per nessuno ed è anche per questo ci divideremo in due gruppi distinti.

ISCRIZIONE e PRENOTAZIONE:
Essendo un giro tra amici non è formalmente obbligatoria l’iscrizione, ma è comunque fortemente gradito un avviso di partecipazione il prima possibile indicandomi se ti fermerai anche per la merenda e possibilmente il percorso scelto, così da permettermi di organizzarmi al meglio in base al numero dei partecipanti.
Cerca di capirmi, se siamo in 10 è un conto, se siamo in 30 l’organizzazione cambia e le precauzioni da prendere sono maggiori, quindi se pensi di partecipare avvisami il prima possibile, mi fai un favore.

REGOLE:
Ci sono alcune regole ovvie da seguire:
– Le strade sono aperte al traffico e non tutelate ed io non sono responsabile di chi non rispetta il codice della strada.
– Tecnicamente il casco non è obbligatorio, ma negli ultimi anni solo una persona non l’ha indossato. Vuoi essere il secondo?
– Sei libero di aggregarti o uscire dal gruppo, ma prima di farlo avvisa sempre qualcuno dei tuoi spostamenti
– Se getti rifiuti nell’ ambiente puoi anche scordarti di partecipare ad un altro di questi eventi.

PERCORSI:
Amatoriale: 95km, 1750m di dislivellohttp://www.gpsies.com/map.do?fileId=yasmzxefcjvotnvn
Turistico: 75km, 1400m: sino al passo Carmine sarà in comune, poi il corto eviterà il tratto piacentino scendendo direttamente a S.Maria della Versa
NB: i percorsi sono passibili di modifiche leggere.

E’ sempre difficile trovare il giusto compromesso tra strade decenti (la nota dolente della provincia di Pavia), panorami, difficoltà e novità, spero di soddisfarvi anche quest’anno con un corposo sconfinamento nel piacentino.
Da Casteggio si inizia in falsopiano sino al primo strappo cattivello di Calvignano, poi una seconda salita pedalabile ci riporta a Montalto pavese via Oliva Gessi. Dalla valle Scuropasso saliremo sino al passo Carmine dove i due percorsi si divideranno, il medio scenderà in val Tidone sfiorando la diga sino al profondo piacentino a Trevozzo da cui parte la facile salita soleggiata di Vicobarone, che tramite del falsopiano riporta in Oltrepò a S.Maria della Versa.
Un’altra salita mai dura ci riporta in valle Scuropasso, dove attaccheremo le pendenze arcigne verso Pietra de Giorgi prima della meritata discesa e pianura finale.

SALITE, DISCESE, PANORAMI:
L’ Oltrepò viticolo è un territorio molto panoramico, vuoi per le visuali sulla pianura che improvvisa finisce, vuoi soprattutto per i campi coltivati a vite che lasciano libera la visuale. In una giornata bella si vede Milano sovrastrata dall’ arco Alpino, in una giornata di foschia si gode comunque del calore dato dai colori dei campi e dei vigneti.
Il percorso è piuttosto variegato e presenta anche brevi tratti ripidi, ma ci saranno laghi, salite pedalabili, strade a mezzacosta. Nonostante faccia il possibile per evitare le strade peggiori, l’asfalto dell’ Oltrepò è da tregenda, per cui non mancheranno crepe, buche e lavori fatti alla cazzo. Fate attenzione!

I VINI:
I vini dell’ Oltrepò pavese non hanno nulla da invidiare alle zone più rinomate, abbiamo una varietà notevole e la qualità media è buona.
Il più famoso è sicuramente la Bonarda, vino rosso mosso basato su uva Croatina con aggiunta di un 15% di Barbera, vitigno piemontese che anche qui da ottimi risultati grazie al suo carattere deciso e che a Casteggio ha trovato un luogo molto propizio. Altri vini importanti e prodotti solo nella zona antistante Broni sono il Sangue di Giuda, dolcissimo ed adatto agli aperitivi, o il più robusto Buttafuoco più adatto all’ invecchiamento, entrambi basati su un mix di Croatina, Barbera, Vespolina ed Uva Rara.
Tra i bianchi sono da ricordare il Riesling che a Montalto pavese è di casa, il Moscato dolce e poco alcolico che ben accompagna i dolci e lo Chardonnay, che anche qui da ottimi risultati.
Non dimentico certo il Pinot Nero, delicata uva rossa usata spesso per i bianchi ma che raggiunge punte di eccellenza se vinificata in rosso o se spumantizzata in rosa con rifermentazione in bottiglia per almeno 24 mesi, dando origine al Cruasé.
All’ azienda Flli Guerci ci sarà una degustazione guidata dei vini dell’ Oltrepò e se la cosa vi farà piacere sarà possibile acquistare delle bottiglie da gustarsi a casa.

CONTATTI:
Per qualsiasi richiesta c’è l’ evento su Facebook:
Altrimenti per qualsiasi domanda scrivimi pure via mail: [email protected]

Al bivio per Montalto pavese svolta a destra e prosegui 800m
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Il ritrovo è subito sulla sinistra
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Il gruppo impegnato in discesa
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Il gruppo festeggia l’arrivo
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