Ottone e val Trebbia

di Pedra il 27/06/2011 · Commenti disabilitati su Ottone e val Trebbia

29 Maggio

E’ sabato e domani ho voglia di dormire sino a tardi e di pranzare a casa, però voglio anche incamerare un bel giro con molto dislivello in posti nuovi. Riesco velocemente a quadrare il cerchio con una soluzione accettabile per entrambi i miei scopi.
Parto alle 13:50 da Varzi dopo una breve trasferta, l’ obbiettivo del giro è Ottone, paesino in alta val Trebbia che purtroppo non sono ancora riuscito a vedere. L’ itinerario è ovviamente condito da qualche nuova salita, tra cui una che secondo le mappe scende proprio ad Ottone, ma che sembra essere parzialmente sterrata.

Inizio col passo Brallo, 550m di dislivello spalmati in 17km con punte del 7%, constato felice che quel tratto iniziale in cui nel 2009 mi impegnavo per non scendere sotto i 20 all’ ora, adesso scorre con più facilità oltre i 21. Sulla salita c’è poco da dire, ogni tanto scende un poco o spiana, poi prosegue regolare al 5/6% sino allo scollinamento verso la val Trebbia. Io però sono diretto ai Piani di Lesima, tratto di salita di tutt’ altra caratura con drittoni al 9% e panorami grandiosi sulla valle sottostante. Superato il centro turistico la strada si trasforma, ora pedalo nel bosco su una carreggiata molto ruvida e talmente stretta da sembrare una pista ciclabile. La discesa è una via semi dimenticata per veri intenditori, 5km al 10% medi con stretti tornanti, buche, saltellamenti continui ed ancora pochissimo spazio di manovra, tanto che l’ unico veicolo che ho incrociato ha dovuto farsi da parte per farmi passare.
A Zerba rientro nella civiltà, il tratto che scende in val Trebbia è bello e divertente, nonchè spettacolare. A Traschio svolto in direzione opposta ad Ottone, tento la sorte con la salita da Losso a Santa Maria, sperando che il collegamento con Ottone Soprano sia percorribile. Questo pezzo è un tornante così continuo da far girare la testa, ma le condizioni del bitume e la sporcizia presente lasciano a desiderare. In cima potrei continuare su una sterrata (lo sapevo!), ma non voglio rischiare di infilarmi in avventure escursionistiche e perciò ricurvo numerosissime volte sino ad essere nuovamente in val Trebbia, questa volta però verso Ottone, raggiunto in pochi minuti.

Il paese è carino, abbastanza vivo per essere lontano da luoghi importanti, una veloce biciclettata attraverso le sue vie mi permette di conoscerlo prima di affrontare un’ altra salita, quella che mi porta con regolarità sino al crinale della val d’Aveto, un saliscendi stupendo che ho affrontato nel senso opposto lo scorso Settembre.
L’ Aveto ha creato queste gole col passare dei millenni, l’uomo ne ha risalito gli argini e ci ha costruito paesi aggrappati alla roccia. La discesa direi che è bella, ma mi capita troppo spesso di sentire la ruota anteriore scossa da alcuni sassolini mentre è piegata in curva, e la cosa mi innervosisce parecchio, non mi era mai successo con questa costanza. Devo sbrigarmi perchè ho giusto un pomeriggio allungato a disposizione e manca ancora l’ ultima salita al Brallo. Sulla carta non è nulla di proibitivo, ed in effetti nemmeno sotto le ruote è particolarmente difficile, ma il suo asfalto a tratti ruvido, le pendenze iniziali che raggiungono l’ 8% e la lunghezza superiore ai 10km, uniti ad una gamba ormai affaticata, rendono questi 550m verticali impegnativi. Fortunatamente l’ ultimo tratto è un falsopiano in quota e la successiva discesa è divertente, con giusto qualche strappo a rompere il ritmo.

Alla fine è stato un buon giro, ottimo se considero che è stato un ripiego, i kilometri totali sono 114 per 2750m di dislivello e 5 ore nette di pedalata, più 20 minuti tra fotografie e visita ad Ottone.

Consigli:
Essendo un giro di riserva, propendo maggiormente per altri itinerari. Però anche questo è bello, basta evitare l’ inutile salita da Losso a Santa Maria.
La strada dei Piani di Lesima è affascinante, ma l’ asfalto è rovinato, è meglio passare per Cima Colletta/Giovà/Zerba.
Credo che questo giro in senso opposto sia migliore, ma più duro.
Questa la traccia: http://tracks4bikers.com/tracks/show/55091

Affioramenti ofiolitici nei pressi del Brallo di Pregola

Guardando in basso dalla strada Brallo – Corbesassi

Ultimo tratto di salita dopo i Piani di Lesima

La strada della val Trebbia tra Ponte Organasco e Traschio

La strettissima discesa verso Zerba

La val d’Aveto sopra Cerignale



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