Giro dei vigneti d’Oltrepò, 1° tempo

di Pedra il 25/10/2011 · Commenti disabilitati su Giro dei vigneti d’Oltrepò, 1° tempo

Quest’ anno cerco di essere puntuale, ma alle 10:04 ci sono quasi tutti, solo Mike ed Andrea arriveranno qualche minuto più tardi. Marco è bloccato dai postumi influenzali, Elia invece sta per diventare papà. Siamo in 17, c’è anche Sergio che arriva direttamente in bici, io speravo di fare il colpaccio portando una ventina di persone sulle belle colline dell’ Oltrepò coltivate interamente a vite, ma alla fine siamo un bel gruppetto variegato con milanesi, genovesi, varesotti ed un parmense, l’ unico vero nativo del luogo sono io e mi aspetta un bel compito nel dirigere questo gruppo sulle numerose strade del territorio.

Si forma un bel gruppo ancor prima di partire, mille parole volano tra le macchine e le gambe scalpitanti per una scorpacciata di salite. I problemi non tardano a presentarsi, il centro di Casteggio è chiuso per il mercato e fare lo slalom tra la gente è una pessima scelta, perciò devio trovando solo sensi unici e finendo in un parcheggio che almeno, facendomi evitare una figura di m***a colossale, sbocca in una breve gradinata superata con la bici in mano (“non ci facciamo mancare il ciclocross” è il commento di Piero). Ma pare che manchi qualcuno, siamo solo in 11… Fortuna che mi chiama Massimo che assieme agli altri ci ha perso di vista ed ha continuato diritto superando il mercato, vado a recuperarli e dopo una piccola attesa siamo nuovamente in 17. Confesso di prendere una direzione a caso, non conosco benissimo il centro storico che si snoda sulla primissima collina e semplicemente vado verso l’ alto sperando di reimmetermi con facilità sul percorso originario, dopo una partenza a freddo su pendenze impegnative.

Qualcuno si era già preparato a Montalto Pavese, ma invece ora ci aspetta Mairano, facilissima salita di 70m di dislivello che serve a scaldare la gamba in una giornata sì soleggiata, ma ancora abbastanza fresca. Nella stretta discesa incrociamo pure qualche auto d’ epoca, c’è troppo traffico rispetto agli standard oltrepadani, ma arriviamo in fondo tutti senza problemi, con 100m su statale che evitano quel pericoloso bivio cieco che lo scorso anno ha dato qualche grattacapo. I primi metri di Oliva Gessi fanno lamentare qualcuno, ma è giusto quel minimo per scremare il gruppo, trovandomi davanti con Gianluca e Andrea “Pala” al bivio del versante ufficiale. Continuiamo nello stesso modo, i più sportivi davanti e gli altri indietro con Sergio che fa da chiudi gruppo, indispensabile per non perdere pezzi in giro. Stiamo pedalando in pieno Oltrepò, nonostante l’ immensa pianura padana sia a 2km in linea d’ aria il paesaggio è un’ ubriacatura di vigne che disposte in filari formano un paesaggio monotematico ma rilassante.
Ci ricompattiamo e scendiamo verso Torricella Verzate, la strada è strettina e bella, tranne un tratto un po’ rovinato con 20m sterrati, ma nessuno si lamenta. Ora ci aspetta la salita più dura del giorno verso Mornico Losana, con 500m al 10% abbondante dopo altri 1000 tosti. Scatterà la competizione oppure si salirà tranquilli? Dopo il bivio mi rispondo, con questo asfalto bello mi esalto su pendenze a me congeniali e forzo, Pala si arrende mentre Andrea non si vuole staccare dalla mia ruota, solo alla fine della rampa prende qualche metro, ma pure io sono al limite e approfitto di una sosta per delle foto al paesaggio viticolo e al gruppo che sale.

A Mornico Losana non è ancora finita, prendiamo la strada secondaria della Boffalora che ci porta a Pietra de Giorgi e ci regala un paio di strappetti niente male, con qualche lamentela smorzata di chi non si aspettava queste pendenze, quindi arriviamo al paese scollinando verso Cigognola. Avviso tutti delle grosse buche del successivo tratto e faccio da guida rallentando nel punto più critico, superato fortunatamente da tutti senza problemi. A Cigognola sosta acqua prima di ritornare in pianura su una panoramica via che accerchia uno stretto anfiteatro viticolo che osserva un piccolo stagno. Pedaliamo uniti sino a Broni, questo è l’ unico intermezzo piano di tutto il giro, superiamo il pavèe del centro e attacchiamo la famosa salita di Canneto, una delle più conosciute e frequentate dell’ Oltrepò, non dura ma molto continua, con la cittadina che si fa man mano più piccola e lontana e le vigne che ritornano prepotenti a farci da contorno. Assieme a noi sale una donna bionda con rapporti da pianura, più indietro un uomo altrettanto biondo, di probabile origine russa e capacità tali da avergli fatto vincere un giro d’Italia nel 1994… Si, a me sembrava proprio Berzin!
Rischio un incidente aspettando gli altri (in salita il gruppo si allunga molto, ma questo è un bene che permette a tutti di divertirsi), mentre sono attaccato ad un cartello stradale la ruota scorre in un canale e mi fermo per un pelo, rimanendo attaccato al palo ed appoggiando all’ ultimo. Segue altra salita, al bivio di Montescano mi metto a fare da segnale e mando tutti a aff… frontare la bellissima discesa nella vera capitale del vino DOC, la val Versa.
100m di pianura è ciò che ci è concesso prima di Montù Beccaria, salita piuttosto facile ma che vede subito formarsi 2 gruppetti, poi una progressione di Giulio screma il gruppo ritrovandoci infine io e lui a tirare a 25 orari nel tratto finale al 6%. Poco dopo arriva Mike Roche, migliorato molto rispetto allo scorso anno, Andrea e Gianluca che mi dirà “fino ai 19 vi ho seguito, poi ho mollato” e “non ho mai visto un fotografo andare così forte“.
Al bivio tutti mangiano, io ne approfitto per la sosta pipì e per indirizzare tutti nella direzione giusta, mica sperate che la salita sia finita? Segue un tratto sul crinale che il grosso del tempo sale, ad un bivio Gianluca ed altri 2 decidono di comune accordo di tornare indietro e non riescono a salutare il resto del gruppo che riparte prendendoli alla sprovvista. Mi contattano al telefono rendendomi nota la loro decisione, è un peccato e mi spiace, anche se capisco che stiamo sforando la tabella di marcia e di questo passo arriveremo a Casteggio non prima di metà pomeriggio. Massimo, Elena e Sergio rimangono indietro, mi fermo ad aspettarli e mentre tento di contattare Massimo li vedo svoltare nella direzione giusta, per fortuna dato che questa deviazione è un’ aggiunta per ammirare ulteriori collinette al confine Piacentino, dove le quote sono inferiori, l’ orografia più dolce e la coltivazione del vino, se possibile, ancora più intensiva.

La discesa è bella al contrario dell’ altro versante, non abbiamo problemi e ci ritroviamo tutti a Santa Maria della Versa a decidere del nostro pranzo. Siamo a poco più di metà percorso e sono quasi le 14, inizialmente era prevista una sosta, ma vedo che nessuno ha problemi con il cibo e di comune accordo decidiamo di proseguire, al limite ci fermeremo per un caffè al bar della diga della val Tidone, dove lo scorso anno ci siamo trovati molto bene.

Fine 1° parte, la 2° purtroppo non fila via liscia con una caduta che coinvolgerà uno del gruppo…

Il gruppo che arriva ad Oliva Gessi: Elena e ??? davanti, Paolo Negri e Paolo “McOlds” dietro

Vista da Oliva Gessi verso Torricella Verzate e Mornico Losana


Sulla sinistra Cigognola, verso il centro Canneto Pavese


Vigneti e vigneti in val Versa


Foto rubata al gruppo dopo Montù Beccaria. Davanti Andrea “Pala”, Paolo “Mcolds”, Luciano “Luxi”. Dietro non so collegarli a dei nomi (se mi date una mano … :) )



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