Top 2011: posizioni 10 – 7

di Pedra il 21/01/2012 · Commenti disabilitati su Top 2011: posizioni 10 – 7

10°:  24/09) post-sbronza
Al venerdì sera torno a casa troppo ubriaco rispetto alla birra che ho bevuto, al mattino seguente mi gira ancora la testa ed ho la netta sensazione di voler vomitare, tanto che riesco a mangiare solo 4 forchettate di pasta ed una mela. Marco mi aspetta a Casteggio per provare il nuovo percorso del giro dell’ Oltrepò, io non rinuncio nonostante le sensazioni negative.
Il tracciato è quello che faremo il 16 Ottobre, un continuo saliscendi tra le colline viticole, le sensazioni migliorano di km in km, con qualche sentore solo alla fine delle salite e nessun problema per il pranzo mancante. Oltretutto manteniamo un ritmo abbastanza brillante, impegnandoci seriamente quando la strada sale. Alla fine torno a casa per la valle Ardivestra, il percorso è bello ed io ho ormai recuperato dalla serata precedente!

10° perché il giro è stato bello e le condizioni fisiche post-sbornia lo hanno reso ancor più interessante da raccontare! Inoltre è stato un ottimo allenamento che ha dato i suoi frutti nei giri successivi

9°:  7/05) Melogno-Toirano
Arrivo a Toirano a metà mattinata, dopo aver lasciato i bagagli al B&B vengo indirizzato a rimandare a domani il giro di Caprauna poiché sempre domani ci sarà un rally tra il passo Melogno e la val Bormida, quindi oggi scalerò questi 2 passi.
Il Melogno è una salita molto lunga che parte dal mare e supera i 1000m, raggiungo il colle che si trova in un tunnel di una fortezza e scendo verso la diga di Osiglia, con un percorso simile ma inverso a quello di alcune GF che partivano da Pietra Ligure. Combatto contro il vento per risalire la val Bormida, ma poi capisco che il giro risultante sarebbe stato troppo corto, perciò allungo sul facile colle dei Giovetti che mi porta in val Tanaro, combatto contro un feroce vento contrario sino a Garessio e ritorno in val Bormida svalicando sul duro colle Quazzo e ammirando le propaggini alpine ancora parzialmente innevate. Da Calizzano mi manca solo la non-salita del Giogo di Toirano, che termina quando ancora ne aspettavo l’ inizio, poi una bella discesa tra rocce nude mi riporta a Toirano.
LINK: http://giriesalite.altervista.org/?p=1206

perché non avevo grandi aspettative e non sono state deluse, sarebbe dovuto essere un giro di relax ed invece ne sono usciti 143km di tutto rispetto. Inoltre gode della spinta del giorno successivo…

8°: 23/10) 16 colli
Oggi credo sia l’ occasione giusta, quando parto da Rivanazzano alle 10:30 però ci sono 6° ed io giro ancora con i pantaloncini corti. L’ obbiettivo è ambizioso, un itinerario che prevede 16 salite consecutive con meno riposo possibile tra l’ una e l’ altra, non così semplice sebbene le colline di Oltrepò e Tortonese offrano diverse scelte.
Al primo colle capisco che se non mi alieno dalla pedalata non reggerò psicologicamente per tutto il tempo necessario, salire in continuazione su salite straconosciute ed anche impegnative con la possibilità di tagliare in ogni momento… è un pensiero demoralizzante… Al 3° colle ho freddo ai piedi e trasformo i gambali in copriscarpe, vantandomene tra me e me per delle ore, all’ imbocco del 4° colle faccio un riassunto del percorso ed i conti non mi tornano più (col senno del poi ho scoperto di aver saltato il 2°), perciò mi invento una deviazione verso la fine che contravverrà alla mia regola per cui non si può passare 2 volte per la stessa strada. Il 6° colle ha pendenze che sfiorano il 20%. In cima all’ 8° (Castellaro) comincio a sentire la stanchezza e a preoccuparmi per l’ orario, le proiezioni sfiorano il tramonto e mancano ancora 2 delle più dure. La 9° è Oramala, bella tosta, in cima litigo con una fontanella che non riesco più a chiudere, tanto da chiedere aiuto a gente che abita lì (bisogna bloccare il rubinetto con un dito per far scattare il pulsante).
Le 3 salite successive sono di media collina e quindi più semplici, poi viene la neo-aggiunta 13° con i suoi strappi rognosi. La gamba è buona, ma devo mangiare qualcosa e mi faccio fare un panino artigianale da un ristorante in via di chiusura. Grazie a questa mangiata mi riprendo e non soffro i 350m di dislivello impegnativi di Rocca Susella, supero agevolmente la 15° e volo sull’ ultimo colle, il più semplice del giorno, accennando anche un allungo che viene bloccato da una grossa crepa nell’ asfalto.
In tutto 7h15′ pedalati per 145km e, udite udite, 4350m di dislivello. La famosa Susa-Susa ne ha 4500, ma in 206km!

perché è stato un giro epico, tutta quella salita suddivisa in 5 colli non avrebbe avuto la stessa difficoltà e soprattutto è stato un giro in cui l’ unica pianura era attraverso Rivanazzano!

7°: 27/11) Oltrepò con Emiliano
Emiliano è un gran conoscitore di strade e sentieri della Valle d’Aosta e buon intenditore di tutto l’ arco alpino occidentale, per lui abbassarsi alle colline viticole dell’ Oltrepò è stata un’ idea difficile da digerire, ma io ero sicuro che quel percorso inebriante tra i nostri vigneti lo avrebbe soddisfatto.
Alla partenza il termometro segna -1° e c’è foschia, fortuna che salendo subito a Mairano riusciamo minimamente a scaldarci, con le successive salitelle superiamo in parte la coltre gelida ed il sole del mattino comincia a fare effetto infondendoci un po’ di calore necessario prima di rituffarci in quel mare di umidità. A Broni saliamo a Canneto Pavese ed abbandoniamo definitivamente la pianura, saltiamo da un versante all’ altro della val Versa immersi in un ambiente totalmente vocato alla viticoltura con strade sempre al sole e panorami rilassanti. Saliamo anche un tratto di passo Carmine, ma deviamo verso la val Tidone per far scoprire al mio ospite la “19 tornanti”, una discesa da giramento di testa, poi risaliamo al Carmine da un altro versante. Ai 610m di quota fa caldo ed ammiriamo monte Rosa e Mischabel svettare sulla foschia. Allunghiamo da Fortunago verso Schizzola, gli faccio conoscere le immancabili buche e le Orridi di Marcellino, sopra le quali sale pure a piedi sfidando le vertigini di queste pareti verticali. Ritorniamo a Casteggio, Emiliano mi sembra molto soddisfatto di un percorso così movimentato e diverso dai soliti giri alpini!
LINK: http://giriesalite.altervista.org/?p=1554

perché pedalare con Emiliano è un onore, farlo in Oltrepò è un doppio onore, proporre un giro a quote per lui bassissime e ricevere commenti entusiasti è un motivo di orgoglio. Inoltre la foschia e gli sbalzi termici hanno reso questa giornata intensa

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