Giro del Levante Ligure (16/05/2010)

di admin il 02/05/2010 · 3 Comments

GIRO DEL LEVANTE LIGURE

16 Maggio 2010

…un giro per salitomani, a due passi dal mare…


Ritrovo:

Parcheggio presso l’uscita autostradale di Genova Est. Subito dopo il casello, si oltrepassa la breve galleria “S.Pantaleo” e si gira a sinistra (NON seguire le indicazioni per il centro città). Immediatamente dopo, da entrambi i lati della strada, ci sono diversi parcheggi in cui poter lasciare le auto. Come ritrovo suggerirei il primo parcheggio sul lato sinistro.

Il giro è previsto per il giorno 16 Maggio. Per le adesioni, lasciare telefoni e e-mail, o semplicemente per richiedere altre informazioni, mi potete contattare sul questo forum oppure sul forum di www.salite.ch, dove ho inserito un post “gemello”. In caso di maltempo o altri problemi il giro verrà rinviato al 22 Maggio. (Avviso sul forum e per e-mail entro la sera di venerdì 14 Maggio).

Orario: visto che il giro è un po’ impegnativo, il ritrovo è fissato per le 9.45 per poter partire alle 10.15 max. In caso di esigenze specifiche, se qualcuno lo propone, si può decidere di ritardare un po’ l’orario.


Itinerario:

Malgrado Genova sia una città sul mare, come è tipico della Liguria le salite non mancano! L’itinerario prevede alcune strade dell’entroterra che, pur se a ridosso della città o della riviera, si inerpicano anche a quote abbastanza alte regalando splendidi panorami. Non si scherza con il dislivello. In 110km i metri di ascesa sono circa 2500!


Ecco il percorso sulla mappa: http://tracks4bikers.com/tracks/show/17777

Si parte dal quartiere di Staglieno, famoso in tutto il mondo per il suo… cimitero!!!, e dopo un paio di km ci si dirige su per S.Eusebio, praticamente un quartiere collinare della città. Questa prima salita, permette di scaldarsi, non essendo assolutamente impegnativa. Paesaggisticamente il bello verrà dopo, ma mi è piaciuto inserire una capatina in questo angolo della città, meta dei miei giri “mordi e fuggi” quando c’è poco tempo per pedalare. E comunque già qui, nei boschi verso Bavari, ci si può gustare la pace delle pedalate nel verde contrapposta al traffico della città, che si intravede nel fondovalle.


Ridiscendendo dal versante opposto, si lascia la Val Bisagno per entrare nella valle del torrente Sturla. L’illusione di arrivare al mare per concedersi un po’ di tranquilla (ma trafficata) strada costiera svanisce nel quartiere di Borgoratti, alle prime case della periferia di Genova, dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il monte Fasce. Dopo un inizio duro ma “cittadino”, che attraversa il quartiere di Apparizione, si prosegue lungo la salita di quasi 10 km, un “must” per il ciclista genovese. Come prima salita “vera”, non c’è male… è infatti la più dura di tutte, con tratti impegnativi in doppia cifra… La fatica, però, è abbondantemente ripagata da uno dei panorami più belli di giornata, con diverse viste sul golfo di Genova che diventano sempre più spettacolari via via che si sale. Arrivati presso il Santuario di Liberale, se si vuole si può decidere per una sosta e godere della splendida vista sulla città dal posto più panoramico di tutti, altrimenti si può continuare, senza farsi illudere dalla sede stradale che diventa negli ultimi 2 km più larga, ma non per questo meno impegnativa.
Arrivati in cima, si prosegue dapprima in costa, fino a raggiungere con diversi saliscendi il Monte Cornua. Altra sosta obbligata… – la vista sulla valle di Sori a mio avviso è uno degli scorci più belli dell’intera provincia! – dopodichè si scende verso Recco. Un paio di Km di Aurelia, ovviamente equamente divisi tra salita e discesa (la pianura litoranea, praticamente… non esiste!!!) e si arriva a Sori, per cominciare la risalita verso il Monte Cornua, lungo le strade in precedenza solo “ammirate” dall’alto. È possibile risalire la valle da entrambi i lati. Sulla mappa ho tracciato il versante destro di Sussisa, duro ma con alcuni momenti di relax. Propenderei però per la risalita dal lato sinistro, forse più impegnativo ma paesaggisticamente molto più spettacolare.
Ritornati in quota, si ridiscende verso la Valfontanabuona, per raggiungere Gattorna. Svolta a sinistra al bivio con la ss.225 e, subito dopo, di nuovo a destra, lungo i primi km della provinciale per il passo del Portello. Giunti a Neirone, però, un altro bivio, per raggiungere Acque di Ognio dove comincerà la salita per la Colla dei Rossi. Mi perdonino i colleghi ciclisti genovesi… ma questa è proprio una mia fissa! È una salita che trovo stupenda, sempre in mezzo al bosco, solitaria… non potevo non includerla nell’itinerario!
Dalla Colla dei Rossi, infine, solo discesa… si potrà optare per la nuova statale 45, non ripida ma veloce, o per il più interessante vecchio tracciato che passa da Davagna, meno trafficato ma soprattutto più tipicamente ligure, tra l’altro molto divertente negli ultimi 4 Km a tornanti. Ritorno alle macchine, infine, attraverso la periferia di Genova, che scorre però veloce grazie alla strada leggermente in discesa che, dall’abitato di Genova Doria, riporta verso il centro cittadino.

Prevederei una sosta-panino al primo o al secondo passaggio sul Monte Cornua, dove c’è un bar-trattoria, o se qualcuno preferisce, a Recco (però in tal caso potrebbe non essere una grande idea risalire al Cornua con 2 etti di focaccia al formaggio nella panza…). In ogni caso consiglio di portarsi comunque qualcosa appresso.


Le salite:

S. Eusebio/Bavari (da S.Gottardo): salita pedalabile, assolutamente non impegnativa fatto salvo per poche centinaia di metri a tornanti tra S.Eusebio e Bavari… Pensando a quello che ci sarà dopo… l’ideale per scaldare la gamba!
Monte Fasce (da Genova Borgoratti): È una delle salite più dure a ridosso della città, abbordabile solo nei primi km. Successivamente mancano tratti di recupero, e la pendenza si mantiene sempre elevata.
Monte Cornua (da Sori): Quello del grafico è il lato di Sussisa, ma rende comunque l’idea. In comune con il versante che affronteremo, ovviamente, solo l’ultimo tratto… il più duro!
Colla dei Rossi (da Gattorna): Salita impegnativa, ma non eccessivamente, con tratti per rifiatare, sempre in mezzo al bosco.


Le discese:

Bavari-Borgoratti: fondo stradale discreto, traffico stradale limitato…
Monte Cordona-Calcinara-Recco: veloce ma non in perfette condizioni il primo tratto, (attenzione soprattutto al ripido tratto prima di Case Cornua e a due tornanti prima di Calcinara), ottima nella seconda parte verso Recco
Monte Cornua-Gattorna: Il primo tratto, fino a Calcinara, lo si percorre nuovamente. Strada perfetta, dopo aver superato la contropendenza di Colle Caprile, verso Gattorna.
Colla dei Rossi-Genova: Prestare molta attenzione per i primi 2,5 km, fino al passo della Scoffera, dopodichè niente da segnalare da entrambi i possibili versanti.

Ecco uno scorcio dal Fasce (…a proposito… grazie a Elena per la foto!!! 😛), in cui si vedono i ripetitori che, dal basso, dominano la città, e sullo sfondo il panorama di Genova:

Ah, una piccola nota a margine…

Il giro è lungo e impegnativo, ma per chi volesse, rimanendo sempre nelle vicinanze della città, molte sono le possibilità di ripiegare su un percorso “corto” o “medio”. Per una pedalata decisamente più “abbordabile”, chi volesse far ritorno alla macchina con meno km nelle gambe potrebbe, una volta giunti a Sori, rinunciare alle ultime due salite e far ritorno a Genova lungo la costa. Da Gattorna, invece, l’impegnativa Colla dei Rossi può essere evitata seguendo la SS.225, percorrendo la facile ma piacevole salita di Boasi per ricongiungersi all’itinerario originale poco sotto il passo della Scoffera.


Mi raccomando, accorrete numerosi!!! 😀


3 Responses to “Giro del Levante Ligure (16/05/2010)”

  1. Pedra scrive:

    Dai un commento 😀

  2. spurs84 scrive:

    Se vengo si tratterebbe di pazzia. Ora siamo al 20-25% ma sono intenzionato a farla salire. Non oso immaginare come tornerei a casa.. meglio tacere e decidere due gg prima..

    • Pedra scrive:

      Non so… da soli è una fucilata, anche se si può fare. In 2 ancora ancora passa, se vieni con Ivan 1h30 siete a Genova (occhio ai Tutor dopo Busalla!).
      Al limite si può fare che l’ allunghi un po e ti fermi a mangiare da me, quantomeno torni tardi ma sazio…

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