Gita al Penice, il racconto

di Pedra il 29/04/2014 · Commenti disabilitati su Gita al Penice, il racconto

La giornata si preannuncia bella e piuttosto calda, per essere mattino la temperatura è già gradevole e nella tranquilla trasferta ciclistica da casa al punto di ritrovo a Borgo Priolo non patisco nemmeno un briciolo di freddo. Come arrivo in questo paese circondato dalle prime basse colline incrocio un ciclista fermo e subito chiedo lui se è dei nostri, con una discreta figura di M. visto che non era proprio a conoscenza di questa mia iniziativa…
Andrea M. è già lì ad attendere, poco dopo arriva Christian da Tortona ed Andrea C. da Milano, per finire da Voghera ci raggiungono Guido ed altri 2 per seguirci nel tratto collinare. Partiamo tranquilli ed approcciamo senza patemi la salita pedalabile che tra campi e vigneti unisce Borgoratto Mormorolo a Costa Cavalieri, dove alle 11:00 abbiamo appuntamento con Celestino e Sergio e dove noi arriviamo con 1 minuto abbondante di ritardo. Siamo in 9, l’ occasione è propizia per una foto di gruppo e per un mio inquietante selfie.

Continuiamo tra (più)sali(che)scendi verso S.Albano e poi ci frammentiamo in più gruppetti nella discesa che porta a Valverde ed al bivio di Pietragavina, ricompattandoci e rimescolando le compagnie su quest’ altra pedalabile ascesa sino ai 725m della più importante frazione di Varzi. Ritorniamo ad essere in 9 alla fontana presente all’ inizio della discesa, più la compagnia di altri 3 con cui discorriamo su doping, prestazioni amatoriali migliori dei professionisti ed anche di M.M. fuggito alla notizia di un controllo dei NAS ad una gara su circuito. Guido ed altri ci salutano a Varzi per tornare a Voghera, noi 6 ci instradiamo verso la cima Coppi odierna ai 1460m del Penice vetta, ad oltre 1000m verticali sopra di noi, intimoriti però da nuvole che non sembrano avere intenzioni benevole. Sergio e Celestino si avvantaggiano mentre Andrea si ferma a far pipì, ma dopo un approccio relativamente soft ai primi 2km di vera salita, il milanese Andrea C. sfodera tutta la sua potenza sul seguente falsopiano che porta a Menconico, sverniciando i due fuggitivi col sottoscritto a ruota e gli altri due più scalatori ad inseguire.
Cadono le prime gocce di pioggia, che a Collegio (bv Menconico) si fanno più insistenti ma non fitte, lasciando però lo spiraglio di una veloce risoluzione. Ed è nell’ attesa che un feroce TACCHINO esce sulla statale minacciando motociclisti ed automobili di passaggio camminando verso di noi con aria aggressiva. Ed io ne approfitto per avvicinarmi col fine di un bel servizio fotografico a quella che potrebbe essere la mia cena!

Abbandoniamo la statale restando sulla misconosciuta via secondaria al passo, ma al bivio di Varsaia/3 passi, nonostante la quasi cessazione delle precipitazioni, troviamo l’ asfalto piuttosto bagnato e Sergio, Christian e Celestino decidono di non rischiare il temporale sopra quota 1000 lasciandoci al nostro destino, che tra l’ altro prevede una salita ripida e stretta nel bosco, tutta su strada bagnata, sporca ma ben asfaltata. Soffriamo per fortuna senza bagnarci, volendo esagerare questa via potrebbe fare sfracelli, ma nessuno forza oltre i propri limiti più occupati a pensare a qualche brontolio  di troppo…
Arriviamo ai 1145m del passo Penice e troviamo addirittura la strada asciutta (!), quasi da indurci a rischiare la via della vetta, ma molto intimoriti da grosse nuvole nere nei dintorni attendiamo un po’ troppo a prendere una decisione finché un forte tuono seguito da grosse gocce ci consiglia l’ unica soluzione possibile: scendere!

Sino a Romagnese siamo sul filo del rasoio, alternando in poche centinaia di metri tratti bagnati, tratti quasi asciutti, pioviggine o grosse gocce anticipatrici del nubifragio che da lì a poco si abbatterà su questa strada. Temperatura di 12° con pioggia, e doveva essere un’ ottima giornata…
Da Romagnese il cielo nero ci segue, ma le strade sono asciutte e complici le velocità tenute in discesa della val Tidone ci asciughiamo pure noi. Abbiamo ancora una salita facile davanti a noi che ci porta sino al passo Carmine (609m), molto pedalabile presa inizialmente tranquilla con alcuni passaggi sterrati, poi Andrea C. forza un po’ il ritmo e ci troviamo a 20 orari su pendenze al 6%, con inquietanti viste di secchiate d’ acqua e fulmini che stanno cadendo a pochi chilometri in linea d’aria da noi dietro il castello di Zavattarello. E questo mentre a nord splende un caldo sole…
Causa potenziale maltempo abortiamo anche l’ idea di Bosco Chiesa, scendendo diretti verso Canavera ed affrontando la gruviera che caratterizza troppe strade della nostra provincia, costringendoci a qualche colpo alle ruote di troppo. Il cielo è diviso in due, davanti l’ estate e dietro la tregenda, ma ormai abbiamo ritrovato il sole e ci sentiamo abbastanza al sicuro da ulteriore acqua, vista anche la tendenza che hanno i temporali di dirigersi verso il piacentino.

Studiamo qualche alternativa di allungo, ma alla fine giungiamo a Borgo Priolo e giusto per aggiungerci un po’ di pepe ci imbarchiamo verso Staghiglione, frazione raggiunta da una ripida strada tra i vigneti in cui sfoghiamo l’ amarezza per la mancata conquista del vero obbiettivo di oggi. Incredibilmente al rientro alle auto incontriamo nuovamente Christian preoccupato per noi, rassicurandolo di aver solo sfiorato questa grossa cella temporalesca.
Beh, “partiti e tornati col sole, cosa vogliamo di più?” (la vetta, ndr). E nonostante gli inconvenienti meteo ed il percorso a mio avviso meno interessante degli altri, questo evento “semi-ufficiale” è piaciuto.
A me resta il rientro a casa, altri 16km, gli altri li ho lasciati lì perché quando un gruppo anche piccolo non riesce a separarsi dopo mezza giornata assieme vuol dire che ho proposto una bella manifestazione!

TOTALE: 93km, 2000m

Ma continuate a seguire questo blog, a breve presenterò il primo vero evento ufficiale di “giri&salite”: IL GIRO DEL TORTONESE del 24 maggio!

Foto di gruppo (eccetto io) con Montalto pavese sullo sfondo
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Uhm… a questo punto cominciamo a temere l’ acqua
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Ma intanto cominciamo a prenderla alla fontana di Pietragavina
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Tacchino feroce che blocca le moto in corsa
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Il vostro temerario blogger si avvicina per fotografarlo!
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Dal passo Carmine in direzione del temporalegita_penice_pan1


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