Giro del Tortonese, pt. 1

di Pedra il 28/05/2014 · Commenti disabilitati su Giro del Tortonese, pt. 1

Il mio giro del Tortonese 2014, che giusto pochi giorni prima ho rischiato di rinviare a causa delle previsioni meteo pessimistiche, inizia in piazza a Rivanazzano dove mi trovo con Davide Z. proveniente da Casteggio e approfittatore di questo mio evento per allenarsi in vista dell’ Ironman di Zurigo, 170km tra trasferimenti e colline tortonesi succeduti da un po’ di chilometri di corsa a piedi. Che dire, chapeau!

La giornata è quasi perfetta, soleggiata con qualche nuvola innocua, limpida, secca e con una temperatura ottima, la cui unica pecca è un venticello teso da sud che alla fine avrà solo effetti positivi nei tratti finali di pianura. Le prolunghe da triathlon permettono a Davide di mantenere una posizione molto aerodinamica che ci fa giungere a Tortona in anticipo rispetto ai programmi, sono da poco passate le 10 ma al parcheggio dell’ Iper ci sono quasi tutti ed anzi, c’è fino qualcuno di troppo! Negli ultimi giorni ho perso i conti, ma mi aspetto al massimo una decina di partenti ed invece alla fine siamo in 15, compreso l’ ospite d’onore Stephen Roche proveniente direttamente dall’ Irlanda e qui in Italia per una vacanza assieme al fratello Michael di Pavia.
Partenza molto tranquilla attraverso la zona commerciale di Tortona, ma le colline sono a portata di pedale per cui dal km 2 iniziamo già a salire prendendo una via alternativa e quasi sconosciuta verso Vho, frazione a 200m slm di questa cittadina di 23000 persone. E’ una di quelle strade che adoro, metà urbane e metà campagnole tra abitazioni, campi e vigneti, con le prime visuali che si allargano verso la pianura ed un traffico ridotto. Bypassiamo con qualche difficoltà la rotonda che coincide con il “GPM” e giungiamo tra le strette vie di questo agglomerato sulle basse alture settentrionali che danno sullo Scrivia. Una ripida discesa ci fa perdere velocemente la poca quota guadagnata, poi un bivio nascosto crea qualche difficoltà con Davide Z che dalla testa del gruppo si ritrova in coda: “vai tranquillo, specie se non conosci il percorso!”
Entriamo nella valle del torrente Ossona, basse colline coltivate su cui è tutto un saliscendi sino a Villaromagnano, uno di quei paesini di medie dimensioni in cui la vita scorre tranquilla quasi quanto il ritmo con cui affrontiamo la successiva salita verso Sarezzano, che vede già le prime selezioni e le prime timide prove di forza nel tratto più ripido, quando a Fonti la pendenza tocca il 12%. Non ricordo chi vince il GPM, ma Christian ed Andrea non hanno assolutamente problemi a tenere un’ andatura che per me è più che turistica, più avanti mi faranno sicuramente soffrire.

Dopo il ricompattamento scendiamo quasi uniti verso Cerreto Grue, una strada larga ed un po’ sconnessa che segue il crinale sino al bivio su cui Celestino ci sta attendendo, da cui ritorniamo in valle Ossona affrontando un “cavalcavia” che la parte avanzata del gruppo affronta a ritmo indiavolato. C’è il vento contrario, ma tutti uniti ed a velocità limitata non rappresenta un problema, i pensieri sono alla successiva salita verso quella che posso definire la “cima Coppi”: Castellania. Prendiamo il versante di Montale Celli, leggermente più lungo e duro ma più semplice da gestire con due stop in meno, superato questo paese ricco di aziende agrarie Andrea scatta e solo Giovanni tenta di restargli a ruota mentre io, che ben conosco queste strade, punto sulla progressione per riprenderli sui duri tornanti di Costa Vescovato, nei quali anche Christian ci raggiunge ed assieme al milanese fa il ritmo col sottoscritto a ruota e Giovanni che un po’ si fa distanziare. E’ ancora lungo il giro ed il meglio deve ancora venire, meglio non esagerare da subito.

Saliscendi ci portano a Castellania, 100 abitanti scarsi ma che ha visto il natale di quello che forse è il più famoso ciclista italiano di tutti i tempi: Fausto Coppi! E’ in atto una forte valorizzazione con importanti lavori di riqualificazione che lo stanno facendo diventare un piccolo gioiello che non smette mai di ricordare chi nel 1919 ha visto qui la prima luce. Siamo davanti al suo monumento funebre ed una foto di gruppo è obbligatoria, in 14 facciamo bella mostra di noi mentre io che scrivo al massimo potrei aggrapparmi ad un selfie. Dopo una pausa si riparte, alla fine mancano un ottantina di chilometri ed ancora 1500m di dislivello.

Sara e Davide Z. a Sarezzano
tortonese_201404
Castellania, con Sara, Mike, Stephen e Valerio ci siamo tutti
tortonese_201412
Foto di gruppo a Castellania
tortonese_201416
In pausa, qui ci sta…

tortonese_201417


Comments are closed.

Archivi