Una settimana Rotaliana (TN)
La piana Rotaliana è una piccola pianura situata a nord di Trento e formata dagli alvei del fiume Adige e del torrente Noce, una piccola piana incastonata tra due fila di monti e fortemente coltivata a vigneti e meleti, attraversata da due ferrovie, autostrada, tangenziale, statale e dal fiume stesso, un luogo particolare che purtroppo non lascia troppa scelta per i mini-giri che posso permettermi dopo il turno di lavoro.
La presenza di Trento poco a sud mi obbligherebbe a sopportarmi troppo traffico, le pareti verticali ad ovest bloccano sul nascere l’esistenza di qualsiasi strada, a nord c’è solo la valle per diversi chilometri e gli unici sbocchi sono all’ingresso della val di Non e ad est con la val di Cembra, lunga vallata percorsa da due strade che però si incrociano solo dopo molti chilometri. La uniche belle alternative sono rappresentate dalle vie piane o dalle ripide strade attraverso vigneti e boschi tra Lavis, Giovo, S.Michele e Faedo.
8/6) Vado dal cliente in auto, al rientro in albergo inforco la bici e dopo un breve riscaldamento affronto la salita di Faedo e Pineta, costante ed abbastanza dura, superando prima un’infinità di vigneti e poi un fitto bosco di conifere. Una bella discesa mi porta a Giovo, da cui salgo verso Palù per riscendere velocemente all’ albergo. 30km, 775m
9/6) Andata e ritorno ciclistico dal cliente utilizzando la ciclabile (20km, 85m), poi corsa, una dura corsa di montagna tra vigneti e masi collegati da stradine spesso asfaltate e sempre ripide (10,4km, 433m)
Correre con questo panorama
10/6) Andata in ciclabile, rientro con lo zaino in spalla allungando dentro Trento, affrontando il traffico cittadino che ho trovato molesto sino alle ultime alture cittadine, terminando poi la salita a Montevaccino. Una stretta via mi ha riportato a Lavis passando da Gazzadina (39km, 680m)
11/6) Al suono della sveglia sono già in piedi, dopo un’abbondante colazione inforco la bici partendo subito in salita verso Pressano, paesino posto sulle prime alture di Lavis, affrontando pendenze all’ 11% alle 7:39 ed incontrando un ciclista mattiniero a cui malauguratamente mi aggrego, seguendolo sulla ripida salita di Gardolo di Mezzo (dove Moser ha la cantina viticola), un muro poco salutare se affrontato al mattino presto.
Ritorno salendo la val di Cembra sino a Giovo, da cui prendo una strada alternativa che passando da Villa arriva a Palù, prima di rientrare in albergo ed uscire nuovamente per una corsa inizialmente collinare e poi lungo l’Adige (39km, 835m)
Vista da Giovo in val di Cembra
12/6) Altra sveglia precoce ed altra partenza in salita verso Sorni, proseguendo poi per le ripide vie dei masi sino alla strada della val di Cembra ed arrivando dal cliente già affaticato. Rientro molto tranquillo, lascio lo zaino in albergo e mi dirigo a San Michele per un ciclo-aperitivo enoico alle cantine Endrizzi, delle quali assaggio diversi vini ed acquisto 3 bottiglie (30km, 445m)
E poi, visto che mi avanzava ancora del tempo, esco nuovamente a piedi a ritmo da veri tapascioni, correndo sulla ciclabile e sulle viette di vigneti e meleti che costeggiano il fiume, con numerose soste fotografiche ed una distanza ben superiore alle mie aspettative (10km)
Correndo…
…lungo la ferrovia della val di Non…
…sopra ponte ciclabile sull’ Adige…
…ed affianco all’autostrada
13/6) Ho pernottato per una sera in più, oggi c’è un giro lunghetto assieme a Daniele, lo stesso fortissimo pedalatore che lo scorso anno mi ha accompagnato nel periplo della val di Non. L’itinerario di oggi è molto più semplice, ci incontriamo a Mezzocorona e seguiamo la strada del vino che attraversa comuni come Roveré della Luna, Traminer e Caldaro, una strada panoramica tra infiniti vigneti e qualche strappetto.
Poi c’è la Mendola, famoso passo alpino che nella seconda parte si aggrappa alla montagna disegnando sinuose curve. Dai 1369m del passo saliamo sino al monte Penegal, una stradina un po’ rovinata che si fa valere con strappi infidi e che nelle giornate limpide sa regalare splendidi panorami sulle Dolomiti (oggi no, c’è troppa foschia)
Scendiamo veloci in val di Non con piacevoli ricordi che riaffiorano e piacevoli discese sino a che i nostri percorsi si separano, Daniele si ferma mentre io proseguo seguendo la ciclabile e la vecchia statale ritornando in piana Rotaliana a Mezzolombardo e pedalando per gli ultimi gradevoli chilometri di pianura prima di terminare questa bella settimana trentina. 109km, 1830m
Bolzano
Caldaro
Statale della Mendola
Comments are closed.