Lourdes 2: Fossano – Seyne les Alpes

di admin il 15/08/2015 · Commenti disabilitati su Lourdes 2: Fossano – Seyne les Alpes

Siamo nell’ agriturismo Fiori di Zucca a Murazzi di Fossano, un cascinale isolato poco distante dal letto del fiume Stura. Ci stiamo preparando alla tappa dall’ altimetria più dura del viaggio, quella che attraverserà le Alpi attraverso il colle della Maddalena, e lo stiamo facendo grazie alla magnifica accoglienza dei proprietari con una grandiosa colazione nello stomaco. Inutile dire che questo sarà nettamente il miglior pernottamento dell’avventura, e forse quello a minor prezzo!

L’inizio è subito in salita per rimettersi sulla statale verso Cuneo, il ritmo è talvolta troppo lento a causa di una partenza molto cauta, ma d’altronde oggi le difficoltà non mancheranno, e la prima la troviamo già nella periferia di Cuneo: la strada è chiusa, in bici riusciamo a passare ma Pino deve fare un giro completamente diverso prendendo strade differenti dalle nostre e reincrociandoci solo molti chilometri più avanti a Demonte. Abbandoniamo la strada verso Borgo S.Dalmazzo per una tranquilla salita che passa a Roccasparvera, togliendoci dal traffico senza aggiungere tanto dislivello.
Ritorniamo in valle pedalando tranquilli sino a Demonte, dove ritroviamo Pino, il furgone, i supporti ed anche un buon posto per una pausa. Il traffico camionale è fortunatamente contenuto ed indirizzato principalmente verso Cuneo, facciamo cambio alla guida e riprendiamo regolari sino a Vinadio, di cui ammiriamo il forte Albertino, e poi cominciamo a prendere quota su una strada diritta e larga circondata da monti alpini di media altezza, con un fresco ruscello sulla sinistra che inviterà Claudio e Carmine ad un tuffo come nemmeno lo fecero le sirene con Ulisse…

Superato Sambuco la salita diventa seria, troviamo qualche tornante e ci innalziamo verso il cielo di Francia con punti a tratti maestosi. Il colle della Maddalena non è certamente tra i più bei passi alpini, ma ha il suo “perché”. La salita diventa vera dopo Besenzio, ma è dopo Argentera che sfoggia il meglio con una trafila di larghi tornanti che aprono la vista sui chilometri appena passati. Si svalica a 1997m, salgo al bar con la bici e lei, la mia nuova Cannondale usata oggi per la seconda volta, ha già toccato i 2000m!
Al bar del lato italiano il proprietario è gentilissimo e mi offre della focaccia, è ora di pranzo inoltrata e la fame si fa sentire. Arriviamo tutti ed il cielo si è fatto scuro, un forte tuono segue a breve distanza un fulmine abbattutosi poco distante da noi ci fa scappare dal confine per avventurarci in Francia… Ciao ciao Italia, ci mancherai nonostante tutto!

Noi alla partenza
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Forte Albertino di Vinadiolourdes 025
Qui si sale per davvero!lourdes 027
Ma c’è chi si fa un bagno11057224_1585157688417010_1239885688138232342_n
Guardando verso il bassolourdes 028
E guardando la strada appena fattalourdes 039
Uno sguardo sul confine italo-francese al collelourdes_pan1
Ed uno al cielo col temporale che sta arrivandolourdes 045

Grosse gocce sfiorano i nostri visi, forti raffiche ci spostano di peso e ci barcameniamo per perdere velocemente quota allontanandoci dall’ improvviso scroscio che ora sta passando attorno al passo. La temperatura è gradevole, gli antipioggia non servono più ed anche le raffiche si sono calmate, per ora il pericolo sembra scampato, ma nuvole nere che sovrastano le vette della zona non fanno presagire a nulla di buono.
Siamo nella valle del torrente Ubaye, improvvisamente una fortificazione scavata nella roccia ci obbliga ad una sosta fotografica per ammirare questo affascinante sistema difensivo del 19° secolo, poi continuiamo sino all’ ingresso di Barcellonette, sostando ad un chiosco di frutta gestito da un uomo di origini italiane che ci vende una buona anguria.

Superiamo il paese e troviamo la strada bagnata, ma per poco, poi l’asfalto ritorna asciutto sinché grosse gocce non cominciano a colpirci con insistenza: piove, ed anche forte! Rimaniamo in 3 a pedalare e stare a ruota è fastidioso con gli schizzi dalle ruote che colpiscono il mio volto rendendo difficile l’osservazione della strada fortunatamente pianeggiante. Ad un certo punto sento la ruota rimbalzare, controllo ed è successo ciò che temevo, ho forato! Mi volto ed indietro vedo immediatamente il nostro furgone che mi sta raggiungendo, faccio un gesto e si fermano a soccorrermi passandomi la mia vecchia ruota usata, che per le emergenze svolge comunque il suo dovere.
Davanti Pino e Claudio si sono fermati ad attendermi, quando riprendiamo la pioggia sta cessando ed il sole si fa spazio illuminando il turchese Lac de Serre-Ponçon e creando giochi di umidità sul manto stradale.

Davanti a noi c’è ancora un passo ufficiale, le difficoltà non sono finite e dopo una giornata come questa patiamo anche i tratti al 6/7% che ci elevano sino ai 1332m del Col St. Jean, da cui inizia una discesa larga e pedalabile in direzione del traguardo odierno a Seyne-les-Alpes. Purtroppo non abbiamo tenuto conto dell’ ultimo infido tratto che senza clamore continua a farci prendere quota mentre alla fine della spianata sulla destra vediamo altri lampi ed altra acqua scendere a poca distanza da noi, spingendoci ad arrivare al paese sinché non troviamo gli altri che hanno appena trovato l’albergo per la notte, una specie di bettola a prezzo economico nonché l’unico con dei posti in questo piccolo paese alpino situato (ma lo scoprirò più tardi) a pochi chilometri dal sito dell’impatto del volo Germanwings.

Percorso: Murazzi di Fossano – Cuneo periferia – Roccasparvera – Demonte – Vinadio – Colle della Maddalena 1997m – Barcellonette – Col St.Jean 1332m – Seyne-les-Alpes: 161km, 2510m

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Sistema difensivo Fort de Tournouxlourdes_pan2
Divorando l’anguria a Barcellonettelourdes 054

Lago artificiale di Serre-Ponçonlourdes_pan3

Under Avventure

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