Feste finite, ma non i racconti

di admin il 29/01/2020 · Commenti disabilitati su Feste finite, ma non i racconti

11/01, Escursione alle cascate del Carlone
Vuoi una sveglia che non suona, un navigatore in balia delle correnti, un’inversione termica col suo strato di gelo in pianura, sta di fatto che io e Tiziana partiamo con un’ora di ritardo per questa escursione studiata all’ultimo tra pavese e piacentino sino alle cascate del rio Carlone, uno dei tanti punti fantastici che formano i nostri territori.
Siamo a Feligara, Appennino paese nonché antico paese con abitazioni e vicoli in pietra, il primo tratto verso Colleri è di riscaldamento per la seguente salita, prima asfaltata e poi sterrata che comincia ad affaticarci ma che ci regala una stupida sosta in una grossa pozzanghera gelata, una sfida su cui restare in piedi. Cambiamo traccia ed entriamo nel fitto bosco con un ripido e divertente single track che ancora porta i segni delle biciclette passate, allegri passi evitando i rivoli d’acqua che si fanno largo tra foglie e radici e che raggiungono il corso del rio Carlone, le cui acque si buttano in una pozza da diversi metri di altezza, una cascata affascinante quanto nascosta.
Dal grafico non si notava, ma quel che ci aspetta è un sentiero ripidissimo ed assolato dove facciamo lavorare i quadricipiti sfidando la gravità grazie all’attrito delle nostre scarpe sul brullo versante assolato tra rocce e sabbia, col sudore che scende ed i panorami che si aprono verso la val Trebbia. Abbandoniamo il tutto per entrare in un denso bosco ancora ingiallito che scende in un letto di foglie sino a Cernaglia, dove riprendiamo la via della civiltà lungo diversi noiosi ma rilassanti chilometri in asfalto che sfiorano paesini quasi disabitati come Dezza. Si sale ancora su una carrozzabile nel bosco, la fatica si fa sentire ma una volta svalicati c’è poco, giusto una discesa per rientrare a Feligara dopo 20km abbondanti e 1050d+

Particolari antichi di Feligaracascate_carlone 004

Colleri, ora si salecascate_carlone 006

Stagno di ghiaccio su cui fare gli stupidicascate_carlone 007

Vista su Bobbiocascate_carlone 012

Le famose Cascate del Carlonecascate_carlone 017

Sentiero di roccia molto caldocascate_carlone 026

Fontana a Dezzacascate_carlone 037

Chiesa di Dezzacascate_carlone 040
……….
12/01, Giarolo spaccagambe trail
Non contento dell’escursione di ieri, ci troviamo in quattro e così saliamo a Montacuto, paesino di bassa montagna alle pendici del monte Giarolo da cui parte un trail che ho studiato affinché fosse semplice ma appagante. E’ da tantissimo che non corro 20km su sterrato e spero che il piede non dia noie, le difficoltà non mancheranno ma nemmeno i tempi di recupero e gli stupendi panorami.
Inizio asfaltato per scaldarsi, poi i sentieri morbidi che ancora portano i segni del gelo evitano di sporcarci già da subito ancor prima di un noioso tratto asfaltato che ci porta a Giarolo paese. Ora si fa sul serio con la direttissima alla vetta, una pietraia che taglia la carrozzabile e supera definitivamente lo strato di foschia, un colpo d’occhio tra fatica ed immensa pianura che si spinge sino alle Alpi. Noi però abbandoniamo questa via addentrandoci nel fitto bosco sino ai piani di S.Lorenzo, da dove imbocchiamo l’altra direttissima che mesi addietro mi ha respinto, quella che sale pietrosa da Cantalupo. Il cartello segnaletico indica un’ora al monte, io provo a correre ove le pendenze lo permettono, il fondo alterna sassi e terra e verso la vetta si apre sul verde cucuzzolo su cui sorgono delle brutte antenne. 16 minuti circa il mio tempo e la rivincita è presa.
Tira vento e fa fresco, ma il panorama è stupendo e sono pochi i posti da cui ammirare contemporaneamente mare ed Alpi. Ora arriva il bello, una lunga picchiata piuttosto tecnica in cui calcolare bene gli appoggi, evitanto i rari tratti umidi e rocce sporgenti, un duro lavoro di assorbimento dei quadricipiti che si riempiono di acido lattico in questi 4,5km con ben 700m di dislivello, un signor allenamento per tutti.
Non è finita, troviamo finalmente del fango e purtroppo ancora asfalto che a questo punto è persino piacevole, ma poi ritorna un facile sterrato che ci riporta a quote ben più basse verso il traguardo. 20km, 1150disl per un signor allenamento. E poi compensiamo le fatiche con una mega pizza a S.Sebastiano e delle strameritate birrette

Abbandonata la coltre di fredda foschia20200112_100147

Si sale in maniera decisa20200112_100143

Il mare di umidità sotto le colline20200112_105655

Altra vista del Giarolo20200112_105724

Selfie di gruppo20200112_105841

E una birra non vogliamo concedercela20200112_124615

Under Escursioni

Comments are closed.

Archivi