Nell’ alta Langa e Monferrato

il 21/08/2011 · Commenti disabilitati su Nell’ alta Langa e Monferrato

20 Luglio
Ho scelto proprio la giornata ideale per prendermi una giornata di ferie dedita alla scoperta dell’ Alta Langa e di quel lembo di Monferrato che ancora mi manca, non fa caldo e il cielo è limpidissimo.
Prima di proseguire voglio sentitamente ringraziare Francesco “ScalatoredelleLanghe” per i preziosi consigli che mi hanno permesso di ideare questo giro alla scoperta dei migliori luoghi tra le valli Bormida, dove alte colline percorse da lunghe salite separano i torrenti e dove il traffico c’è quando si viene sorpassati da più di una macchina al minuto.

Parto da Monastero Bormida in direzione Cortemilia, i primi kilometri lungo il ramo di Millesimo sono l’ ideale per cominciare, anche se lo strappetto di Bubbio non era nelle mie attese. Attraverso una zona di ampli calanchi che cadono sino a sfiorare l’ asfalto, poi un enorme cartello mi annuncia l’ ingresso in provincia di Cuneo e l’ inizio delle salite. Superato un ponticello in ferro c’è Perletto, la classica scalata collinare di qualche kilometro che scende a Cortemilia.
Mi ritrovo praticamente nel Bormida, ho seguito una via secondaria sbagliando strada negli ultimi metri, ma recupero in fretta e approccio la seconda scalata con facilità grazie ad una segnaletica stradale completa.
Nonostante anche sia anchq qui nella Langa, il territorio è molto diverso dalla zona di Alba e presenta colline senza vigneti e salite molto più lunghe, sebbene la strada Bergolo-Levice-Prunetto non sia impegnativa. Salendo di quota le Alpi cominciano a fare capolino dalla sinistra orografica del Bormida di Millesimo, col Monviso che svetta orgoglioso su tutte. Poco prima di Perletto non resisto al richiamo del santuario, una piccolissima salitella con la parte finale in pavèe e soprattutto una bella vista, più dei bambini che mi fanno il quarto grado sui kilometri e provenienza mentre riempio la borraccia.

Faccio appena in tempo a finire la discesa che devo già abbandonare il fondovalle per salire alla vetta delle Langhe, Mombarcaro, passando per la strada più veloce e diretta che ci sia. Capisco in fretta ciò che mi aspetta, la parete è ripida e si sale praticamente diritti, il versante di Brondo è un piccolo Mortirolo su una carreggiata strettissima e parzialmente rovinata. Gli ultimi metri prima di Mombarcaro sono invece sulla più agevole provinciale da Cravanzana. Lassù si dominano tutte le Langhe, sono a quasi 900m di quota e nelle giornate limpide si riesce a vedere il riverbero del mare, ancora nascosto per pochi metri (almeno è ciò che dicono, a me non sembra nonostante possa vedere distintamente anche le Alpi cuneesi ed i monti sopra Mondovì).
Scendo non esattamente per lo stesso versante preventivato, ma ciò che mi importa è di ritrovarmi in val Bormida per salire a Gottasecca, come le altre lunga ma pedalabile. Arrivo in valle Uzzone e mi aspetta un pezzo di falsopiano, ma il vento che si è alzato nel pomeriggio me lo fa sembrare discesa. Noto solo per puro caso il bivio per Todocco, in questa salita comincio a sentire la fatica, ma l’ unica vera difficoltà è la lunghezza attorno ai 7km.

Esco dalla Langa ed entro nell’ alto Monferrato, accolto dai calanchi sabbiosi di Piana Crixia e dal costante forte vento favorevole che mi spinge veloce verso Spigno Monferrato. Manca ancora una salita ed anche questa è lunghetta, sale per quasi 10km dai confini di Spigno sino quasi a Serole, attraversando una zona fortemente calanchiva nella quale il grigio della sabbia è interrotto da occasionali arbusti che cercano di fare appiglio sul fragile terreno. Allo scollinamento, chiamato “passo del Brallo” dai locali (un ononimo del più famoso passo pavese), svolto e scopro ahimè che le fatiche non sono terminate, seguendo il crinale tra i 2 Bormida (di Spigno e di Millesimo) risalago ulteriori 100m abbondanti di quota.
Poi finalmente si scende, passo Roccaverano e speditamente perdo tutta la quota guadagnata in una divertente discesa. L’ ultimo tratto prima di Monastero Bormida è tutto da pedalare, con alcuni strappetti che interrompono il ritmo, ma finalmente arrivo in paese e mi concedo una rapida visita allo storico centro cittadino.

In totale 140km e 2700m di dislivello su salite lunghe e pedalabili (eccetto Brondo-Mombarcaro), in strade completamente prive di traffico e con una giornata dal clima perfetto.
La traccia GPS è questa: http://tracks4bikers.com/tracks/show/60037
Consigli: è un giro che merita per la tranquillità delle zone, grazie alle numerose strade sono possibili giri di ogni difficoltà, basandosi su quello che ho affrontato io si può renderlo più semplice togliendo la salita a Perletto ed andando a Mombarcaro da Cravanzana

Il monviso fa capolino dalla linea collinare

Vista dal santuario di Prunetto

Da Mombarcaro guardando verso Cuneo e Mondovì

Da Mombarcaro guardando verso nord

Calanchi sopra Spigno Monferrato


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