Le colline Torinesi

il 13/04/2011 · Commenti disabilitati su Le colline Torinesi

20 Marzo 2011

Il cielo nuvoloso ricorda i forti temporali della notte appena passata, così intensi da allagare alcuni campi nei pressi di Rivanazzano.
Il cielo è coperto anche a Trofarello e capisco che il sole si farà attendere ancora qualche ora, inoltre la temperatura è bassina e per questo mi copro per bene, non rinunciando però a guanti e pantaloni estivi. Qualche km di pianura mi porta nella periferia di Moncalieri, città addobbata a festa per i 150 dell’ Italia, ovunque sono presenti stendardi e bandierine verdi, bianche e rosse, così come numerose sono le bandiere stese su balconi e finestre di questa periferia della prima capitale d’Italia.
La prima salita mi porta al parco della Rimembranza, l’ inizio è abbordabile attraverso le abitazioni più collinari, poi la strada si decide e sale senza nulla concedere alle mie gambe ancora in fase di riadattamento ai veri giri da scalatore. La salita in sè è anonima ma bella, coperta da un fitto bosco e su un asfalto bello sino quasi alla fine, dove anticipate da un cartello compaiono autentiche voragini che fanno preoccupare alcuni “soci” in discesa. Uno strettissimo tornante a destra mi obbliga al piede a terra (non potevo allargare la traiettoria onde evitare incidenti con chi scendeva), ma non mi faccio problemi e arrivo in fretta al colle della Rimembranza, meta di numerosi bikers e bella balconata panoramica su Torino città, osservata giorno e notte dalla statua alta 18m qui presente. Peccato per la foschia che mi nega la vista delle Alpi, limitandola ai trafficati quartieri appena ai piedi del colle.
Scendo e continuo per Superga, ma un avviso di strada chiusa per frana cambia il mio itinerario, allungandolo verso Pino Torinese, rientrando poi in un fitto bosco di conifere in cui riprendo lentamente quota sino al bivio finale. La famosa basilica è bel visibile sulla sinistra, ci vuole poco per unirmi ai numerosi turisti o studenti presenti nel suo largo piazzale che domina Torino, raggiunto anche da un treno a cremagliera che affianca una ripida salita asfaltata. Visitare brevemente il posto è obbligatorio, ma ora mi aspetta la discesa e la risalita da Torino Sassi, quella ripida ascesa con punte del 15% utilizzata addirittura da degli autobus.
Ritornato a Superga ringrazio il 34×27, ma in verità pensavo fosse più dura, dopo i 2 strappi c’è lo spazio per rifiatare.

Non fatico a trovare la discesa giusta, i cartelli indicativi sono numerosi e rientro con facilità in pianura a San Mauro Torinese, dove mi aspetta una traversata di alcuni paesi situati sulla riva del Po, a stretto contatto con le colline che decise si alzano proteggendo parzialmente la grande città. Mi avevano sconsigliato di salire da San Raffaele a Castagneto Po via Raccone, ma per semplicità organizzativa ho ignorato il consiglio, trovando una salita tosta ben scaldata dal sole che fa capolino tra le nubi in dissolvimento. Nulla di proibitivo, certo, ma il 10% è di casa.
A Castagneto Po abbandono la strada per una secondaria, addentrandomi nel vero Monferrato verso Casalborgone. Qui il territorio è leggermente diverso, l’ orografia è più dolce e smussata, numerosi paesini sorgono sui crinali e anche le salite diventano più pedalabili, come quella per Berzano San Pietro. Ma come per l’ Oltrepò orientale, anche qui ci sono alcune vie alternative che se ne fregano e tirano dritte, propinandomi anche tratti al 18% verso Sciolze.
Rientro su una strada principale e scendo sin quasi a Gassino Torinese, ma giro prima per risalire in direzione Bardassano. Sono nuovamente sui colli di Torino, le gambe sono le prime a notarlo a causa delle pendenze faticose.
Arrivo agevolmente a Baldissero, da li scendo e mi accorgo troppo tardi di aver completamente mancato il bivio per Pino Torinese. Mi sono fidato troppo della segnaletica sin’ora buona, dato che ormai sono in pianura faccio prima ad arrivare a Pino passando per Chieri e per la trafficatissima statale in salita, abbastanza larga da rendere sopportabile il traffico. Devo attraversare molti semafori, che qui hanno il conteggio che prepara al cambio di colore, a Pino Torinese lotto per trovare la direzione giusta e scendendo scovo solo per una coincidenza fortunata l’innesto più breve per Trofarello, dove c’è la mia macchina ad attendermi.

In totale 125km e 2400m di dislivello.

Le colline Torinesi non sono particolarmente belle, ma considerando la densità abitativa dei dintorni sono piuttosto tranquille e molto allenanti, con strade larghe e salite decise. I panorami sono pochi ma belli, Torino e le sue Alpi su tutti. Peccato per la gestione pessima delle strade, tutte le buche o i numerosi disturbi presenti sono causati da lavori eseguiti con superficialità se non malafede, possibile che non si possa controllare e pagare gli appaltatori una volta finita e verificata la bontà dell’ opera?
Ringrazio Massimo G. per i preziosi consigli sul giro!

Panorama del nuovo lago nelle campagne di Rivanazzano (PV)

Panorama della basilica di Superga

Torino vista da Superga

Paesaggio di inizio collina tra Pecetto Torinese e Trofarello

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