Lago Ritom

il 26/07/2010 · Commenti disabilitati su Lago Ritom

Perchè le fotografie più belle sono quelle che ci portiamo dentro (quando si scaricano le pile…).
L’ appuntamento è ad Airolo in hotel, il giorno dopo abbiamo il giro dei 3 passi con 3000m di dislivello, quindi ci dobbiamo trattenere da esplorare a fondo la val Leventina, strettissima vallata tra Biasca ed Airolo, che degrada nel passo Novena. Non ci sono molte alternative, e quelle presenti sono tutte molto impegnative, un giusto preludio al giro di domani.
Marco e Massimo rimangono bloccati dal traffico, giungono in albergo solo alle 16 senza aver mangiato, partiamo che sono le 17:15 con un clima non troppo benevolo, un forte vento freddo soffia dal Gottardo e il cielo minaccia piogge sparse, un bell’ impatto con la calura padana di 48 ore fa. La mia idea di scendere la valle e risalire il crinale via Chironico viene esclusa a causa dell’ orario, ripieghiamo sul lago Ritom, un giro di 30km potenzialmente molto bello con una salita di 10km all’ 8,5% medio, la giusta preparazione ai 3 passi!
Il forte vento ci sospinge in fretta sino a Piotta, dove iniziamo a salire insieme lungo ampi tornanti, passando sotto all’ impressionante funicolare che sale con pendenza massima dell’ 86% a fianco di condotte idriche. Il panorama si fa velocemente più ampio, Piotta col suo aeroporto si rimpiccioliscono in fretta sino al bivio di Atlanca, dove inizia la seconda parte, che si snoda su una stradina strettissima nel bosco, talmente piccola che le auto devono fermarsi per farci passare. Pioviggina a tratti, lo sforzo della salita al 10% ci mantiene in equilibrio termico sino all’ arrivo della funivia, dove si apre uno splendido panorama sull’ alta val Leventina, 850m più in basso, raggiunta dai binari quasi verticali. Chiediamo ad una coppia di farci una fotografia, ma in quel momento la fotocamera mi abbandona, d’ altronde è da 5 mesi che non cambio le pile.
Ma la salita non è ancora finita, ci mancano 1500m di cui 1000 quasi piani lungo una stradina scavata nella roccia, con una galleria buia e sterrata prima dei 2 tornanti finali che superano l’ imponente diga sul lago, il cui invaso non è trascurabile, ad occhio lungo oltre 1km. Ci ho provato in tutti i modi, ma la fotocamera non ne ha voluto sapere di accendersi nè con le buone nè con le cattive, quindi non posso regalarvi l’ arcobaleno nella pioggia in fondo al lago.
E’ meglio scendere e raggiungere gli altri, i 12° con il solo gilet mi fanno leggermente patire il freddo. Al bivio di Atlanca decidiamo di allungare verso Quinto, fortuna che non è passata la mia idea di scendere per la stessa strada e risalire quel versante! Un forte vento contrario ci ostacola sino all’ albergo, arriviamo ad Airolo con un totale di 35km e 1050m di dislivello. Forse il miglior mini-giro che ho mai fatto. Alla sera a cena, dove ho dimostrato di essere un pozzo senza fondo, reincontriamo pure gli stessi che hanno provato invato a fotografarci. Stanchi? Boh, io no, tra freddo e posti nuovi sto benissimo.

Piotta dall’ arrivo della funicolare.

Panorama della val Leventina rubato a Panoramio


Il lago Ritom, copyright di qualcuno su Panoramio.


La salita al Ritom


Under Avventure | Taged , ,
Archivi