Melogno, Tanaro e Toirano

il 29/05/2011 · Commenti disabilitati su Melogno, Tanaro e Toirano

Studiandomi vari itinerari liguri, anche grazie ai preziosi consigli di Piero Lenti, sono saltati fuori 2 percorsi niente male nel Savonese. L’ unico loro punto in comune è a Garessio, nel Cuneese, ma per comodità di viaggio pernotterò a Toirano, paese con un tipico centro a pochi kilometri dalle spiagge di Borghetto santo Spirito.

Oggi è il giorno del giro facile, che grossomodo percorre al contrario la Medio fondo di Pietra Ligure che ho disputato nel 2003 e 2007. Non ho aspettative particolari, ci sarà molto fondovalle ed i posti non mi saranno nuovi, sebbene in gara abbia solo percepito la bellezza della salita al giogo di Toirano, o l’ impegno necessario per il colle del Melogno.

I primi metri scorrono via veloci, sul lungomare cerco di rimanere il più possibile al confine delle spiagge, già frequentate da turisti che come me respirano il sapore della salsedine emanato dalle onde infrante sugli scogli. Queste sono le zone in cui lego i miei ricordi vacanzieri dell’ età pre-adolescenziale, quando guardavo quella via che saliva a Toirano, e sognavo gli alti monti che sovrastano il mare… Ora i sogni sono alla mia portata e partono da Finale Ligure, con il nome di Colle del Melogno, una salita infinita di 14km senza un metro in cui rifiatare. Una di quelle ascese da prendere costanti per potersi salvare. Non è nulla di eccessivo, però 1000m di dislivello son da prendere con la dovuta cautela.
Poco prima del GPM scopro che ho sempre incluso questo passo nel mio elenco senza permesso, le gare arrivavano a questo bivio che si trova 500m prima del fortino che segna il punto più alto, regalando un suggestivo passaggio in un tunnel. Torno indietro a quel bivio ed incontro un altro disperso come me, che ha ancora 2 ore di libertà e cerca di sfruttarle al meglio studiandosi la cartina. Il bello del ciclismo è che bastano 2 parole per diventare soci e proseguire insieme verso la frazione Bormida, schivando buche e trovando accidentalmente il bivio per Osiglia, che intraprendiamo. Lui è di Alba, dopo la salita insieme gli lascio il biglietto da visita di questo blog, spero che lo stia leggendo :). Il suo ritorno sarà nuovamente per il colle del Melogno, mentre per il sottoscritto si tratta ancora della prima metà.

Osiglia mi accoglie lanciandomi sulle rive del lago ononimo, c’è un forte vento a favore che dal mare scavalca i monti e che mi spinge sino alla val Bormida. Ora c’è il tratto più noioso, la strada larga e bella scorre tra 2 strette file di monti incontrando sporadiche frazioni e una frana che ha completamente chiuso il passaggio, tanto che è stata creata in fretta e furia una deviazione apposita. Eolo fa i capricci, prima mi spinge, poi mi frena, poi mi rispinge senza soluzione di continuità sino al bivio del colle dei Giovetti. L’ idea iniziale mi porterebbe a Garessio, ma quei tornanti dalla pendenza contenuta mi invitano troppo e quando sono in cima decido di semplificarmi il percorso scendendo a Bagnasco, in val Tanaro, consapevole di sorbirmi una quindicina di km di piano in una vallata più larga della precedente, ma con l’ aria costantemente in faccia che fa saltare la catena dal 50 (nei momenti di bonaccia) al 34, quando arrivano le sferzate più forti. L’ inclinazione sotto la ruota è trascurabile, ma è qui che farebbe proprio comodo un compagno di viaggio con cui dividere le fatiche.

Garessio mi accoglie con l’ ultima neve dei suoi monti e con delle pale eoliche sul crinale, già penso a domani quando queste bellezze le avrò sottomano, per adesso devo preoccuparmi della successiva salita, con diversi kilometri tra 9% e 10% che terminano ai 1130m del colle Quazzo. Questa è stata tosta, ed ora la fatica si fa sentire, il ritmo cala anche grazie alla volontà subconscia di risparmiare energie per domani (160km e 3.4km di dislivello). Picchiata divertente a Calizzano, manca solo uno svalicamento prima della fine, o almeno è ciò che credo.

Un giro a Bardineto è un’ ottima scusa per far riposare la gamba, manca ancora della strada al giogo di Toirano e questo vento opposto aumenta del 2-3% la pendenza che sulla carta è molto facile. Rimango sorpreso quando intravedo il passo, sono felice perchè alla fine non c’è stata salita, però credevo di aggiungerne una al mio lunghissimo elenco. La discesa è bellissima, un asfalto tenuto bene accompagna i diversi tornanti di questa serpentina che si incunea in 2 pareti di roccia, con un panorama di forti contrasti tra la montagna ed il mare sullo sfondo, con paesini che sembrano sorti qui come se i semi dell’ umanità sia stato portato dal vento e si siano fermato proprio in questi punti.
Nonostante tutto sono in orario, decido quindi di scalare il ripido strappo delle famosissime grotte di Toirano, dopo tutti i kilometri controvento il 15% fa quasi piacere. Il B&B in cui dormo è nel centro storico del paese, fatico a trovarlo avendo così l’ occasione di conoscere la faccia bella di questo paese, formato da un centro vietato alle macchine e meritevole dei 100 borghi più belli d’ Italia, circondato invece da condomini e strade come molti luoghi turistici liguri.

Finisco la giornata con una doccia (ovviamente) ed una cena con pizza e secondo. La pizza Margherita è la miglior scelta per il rapporto qualità/prezzo: costa la metà di un piatto di pasta e nutre un 30% in più. E come dolce, un bel gelatone gigante!

In totale 143km e 2700m di dislivello alla ragguardevole media dei 25 orari! La traccia è questa: http://tracks4bikers.com/tracks/show/52914
I consigli che posso dare sono questi:
le valli Tanaro e Bormida sono molto ventose, essere in un gruppo anche piccolo è di grande aiuto.
Forse è meglio percorrerlo in senso inverso, salendo prima al Gioco di Toirano e poi al Melogno direttamente da Osiglia.

Chi vuole accorciare può evitare il passaggio in val Tanaro evitando Garessio, in tal caso diventa un giro piuttosto abbordabile.

Colle del Melogno nella galleria artificiale del forte

Panoramica del lago di Osiglia

La frana a Murialdo che ha completamente bloccato la statale

Dal Giogo di Toirano verso il mare. Mi lancerò lì in mezzo

Toirano dal parcheggio delle grotte


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