Resoconto del Giro del Mendrisiotto e della Valle d’Intelvi

il 25/04/2010 · 14 Comments

Visioni suggestive dalle terrazze di confine

Non c’è che dire. Una grande e bella giornata di pedalate e di compagnia!

Al ritrovo, tra chi arriva direttamente in bdc e chi arriva in auto, i primi commenti riguardano il tempo che ci ha graziato. C’è il sole!. Nell’ora e mezza precedente il cielo si è aperto e un pallido ma confortante sole fa capolino tra le poche nubi rimaste. Il tempo di prepararsi ed ecco che partiamo..con solo 2 minuti di ritardo! Dopo i primi 5km tranquilli di riscaldamento, il percorso si fa subito nervoso: dopo una breve picchiata giù per la Valmorea e un paio di salitelle più lunghe delle altre, ottime per sciogliere i muscoli ancora addormentati, siamo pronti a salire a Serpiano dal versante di Viggiù. Lascio il “comando” del gruppo agli altri della zona (grazie a Bubby, Markus e Zack). Il primo tratto fino alla dogana di Arzo fa subito selezione, io, Case63 e Tangy gli lasciamo scatenare anche perché sappiamo che ci aspetteranno appena entrati in Svizzera. Ad Arzo, c’è una foratura, panico, noi della rete non c’è ne accorgiamo e svoltiamo a sinistra per la prima destinazione di giornata senza saperlo. Poco male, il resto del gruppo guidato da Tizlook ci raggiunge in prossimità dell’unico tratto un po’ più impegnativo (mezzo km all’8%). Siamo ormai tra due ali di alberi, le chiome sono di un verde sconcertante, meglio non fissarle e pensare agli ultimi chilometri di saliscendi fino alla terrazza della funicolare. Qualcuno (Pedra) rischia di finire addosso a una corriera in quanto non riconosce il classico clacson dei bus svizzeri, ma che ci volete fare? viene dall’Oltrepò .. (il milanese/pavese Case63 da vero musicista fa subito un parallelo desolante con il suono di quelli italiani, manco a dirlo vincono gli svizzeri..). Alcuni tratti della salitella sono ancora umidi per la pioggia del giorno prima e della mattina presto ma non spaventano nessuno, tant’è che finalmente arriviamo alla funivia di Serpiano con ristorante/bar annesso. Dalla terrazza ammiriamo il primo panorama di giornata sul lago.

Siamo nel bel bezzo del Lago di Lugano, davanti a noi Morcote e la salita di Carona, a dx vediamo il ponte di Melide che anticipa Lugano e le sue montagne di contorno, tra cui si distinguono bene il Monte Bré e la montagna obiettivo successivo..

Qualche foto e ripartiamo lungo la stessa strada fino ad Arzo, io mi fermo a fare alcuneistantanee e agli altri tocca aspettarmi (non sarà l’unica volta eh eh).

Scendiamo ancora e verso la fine della discesa svoltiamo a sx per entrare nel caratteristico centro di Rancate e dirigersi verso Riva San Vitale e Capolago, finalmente siamo a contatto diretto con il Lago! Nel frattempo si è unito a noi il mitico Emiliano, ma io da “ritardatario fotografo dilettante” non me ne accorgo neanche, meno male che chiedo a Pedra se abbia sue notizie.. .

Siamo a Maroggia, qui il gruppo degli scalatori parte a mille sulle prima rampe della salita che ci porterà al Monte Sighignola (m. 1320), balcone d’Italia, mentre io e Pedra ci chiediamo dove sia finito Emiliano..salvo poi constatare che anche Case63 e Tangy hanno tirato diritto e vanno verso il Ponte di Melide! Per fortuna tornano indietro (colpa mia e di un gruppo di ciclisti che ci hanno raggiunto e confusi) e saliamo tutti attraversando la paesaggistica Val Mara collegante la Svizzera all’italiana Valle d’Intelvi. In cima al Monte Generoso si può ancora notare diversa neve. La salita si fa subito dura, siamo al 10% ca. e ci aspettano ancora 16km.. Pedra ed Emiliano ci sorpassano a fuoco mentre pensiamo che i primi siano già ad Arogno, dove una volta arrivati riusciamo a rifiatare per qualche km. Manca poco alla deviazione per la Svizzera..quando Pedra buca!! Pare non sia la prima volta in questi ultimi tempi e la sera stessa si appurerà che il problema era proprio il copertone da cambiare. Poco male, mando un messaggio ai fuggitivi per dire loro di salire fino in vetta e non aspettarci a Lanzo d’Intelvi.

Ripartiamo e imbocchiamo una stretta rampetta presso una piccola cascata e ci portiamo verso le dogane (dopo essere passati da una rampa con pendenze di cui non oso neanche pensare la percentuale..). Dogana svizzera: se non sei allenato qui è quasi come essere sul fiume Stige, non l’oltrepassi.. Si parte, una serie di tornantoni e drittoni (che arrivano al 18%, qualcuno dice anche di più) ci portano alla dogana italiana. D’altra parte il dsl residuo tra le due valli non è poco. Sento qualche imprecazione.. ma che volete che sia quel km? Vabbè, le foto sono più veritiere

Il tratto duro è passato. Arrivati a Lanzo e passati per la graziosa piazzetta con fontana, saliamo al Monte Sighignola, la strada ha pendenze costanti tra il 6 e l’8%, quindi regolare e sgombra da auto (come tutte le tre salite). Siamo nel bel mezzo della natura incontrastata delle prealpi e se ne ha la riprova salendo. Questa è zona di escursioni, cinghiali e volo a vela.

Pian piano tutti arriviamo in cima (G.P.M. vinto da Zack, alla sera si appurerà che ha percorso in giornata 217km, fate voi.. ) ovviamente dovendo fare le foto mi tengo in ultima posizione (non che sarei stato molto davanti eh eh) e arrivo in cima per ammirare il panorama e divorarmi un panino con bresaola (che buono!). La vista su Lugano, Malcantone, Tresa (Ita), Valcolla, e parte del Mendrisiotto è sublime anche se il cielo non è limpidissimo e quindi niente Monte Rosa e cime di contorno che pur si intravvedono. Foto di gruppo gentilmente scattata dalla ristoratrice e meno male che ci chiede ma dov’è la macchina fotografica? Risate generali, ovviamente era a riposo nella mia tasca.

In alto da sx: Case63 (sergio), Markus, marco, Bubby (andrea), Tizlook (Tiziano), Gaetano, dinodoc89 (Guido), Pedra, Andrea, Gurzo82 (stefano)

In basso da sx: Zack, Tangy (Fabio), Spurs84 (Fabio)

Fino a Capolago è stato con noi anche:   Andrea Ridley         Lungo il Sighignola: il mitico Emiliano

Qualcuno si mette la mantella, altri vanno allo sbaraglio e ci tuffiamo giù per la Valle d’Intelvi. Il primo tratto di discesa non è dei più semplici dato il manto stradale rovinato dalle copiose nevicate invernali, ma nessuno subisce danni per fortuna. La seconda (lunga) parte di discesa dopo Lanzo d’Intelvi è invece bella e regolare con anche qualche tornante che colpisce positivamente i “forestieri” e un tratto piano. I discesisti si scatenano ma non ho idea di chi sia andato più veloce. Il tempo pare annuvolarsi ed effettivamente il sole svanisce fino a Cernobbio e Como, che raggiungiamo immettendoci sul lago ad Argegno (dall’altra parte del lago parte la nota salita della Colma di Sormano da Nesso) lungo la vecchia statale Regina con le sue ville a picco sul lago (peccato il sole sia momentaneamente sparito, altrimenti sarebbe parso di pedalare in riva al..mare ).

Gli ultimi km di lungolago sono problematici dato il traffico insistente per entrare a Como. Per noi del posto, anche data la morfologia lagunare, non è una novità e sgusciamo tra le macchine fino al ponte ferroviario dove inizia l’ultima ascesa di giornata, il San Fermo della Battaglia, salita storica del Lombardia. Dopo 300m di ascesa svoltiamo a sx e subito colpisce molti l’assoluta tranquillità della salita che si contrappone al chiasso e al disordine incessante della città sottostante. La salita, anch’essa immersa nel verde di alberi e prati, ha pendenze abbastanza dure e l’acido lattico nelle gambe si fa sentire. Per fortuna sono solo 2 km. La stanchezza crescente evita che il gruppo si frazioni troppo e ad uno ad uno ma non distanti arriviamo in cima. Da qui praticamente è una fotocopia del primo tratto di giornata, lunghi saliscendi percorrendo la “garibaldina” con l’intento di sbucare a Olgiate Comasco per percorrere gli ultimi tre km leggermente in ascesa. Ma qui la sorpresa; negli ultimi giorni hanno chiuso la strada per lavori, poco male, allunghiamo l’itinerario di qualche km verso Faloppio percorrendo le ultime salitelle (l’ultima finisce 200m del ritrovo) sino alle auto. Da qui quelli di casa hanno quasi tutti ancora diversi km da percorrere. E’ tempo di saluti e ringraziamenti reciproci. Gran bella giornata con un ottimo record di partecipanti. Che volere di più?

Grazie a tutti per la splendida giornata, a parte qualche piccolo inconveniente tecnico e di percorso per alcuni (me ne scuso ma tenete voi unite 15 persone che vanno a velocità diverse..). E scusate se la qualità delle mie foto non è eccelsa.

Grazie per i complimenti (da dividere con i meravigliosi posti e gli altri partecipanti), mi fanno enormemente piacere perché vengono da brave persone che si rispecchiano tutte in una passione che sa offrirci emozioni uniche da condividere collettivamente.

Grazie specialmente a Case63 e Tangy con cui ho avuto modo di percorrere molti tratti dell’itinerario, vere persone di classe e compagnia

Grazie a Pedra per l’impegno nel progetto di giriesalite. Senza di lui questa giornata non ci sarebbe mai stata.

Grazie a tutti, ora tutti nel piacentino il 9/5!

Giro del Mendrisiotto e della Valle d’Intelvi (24/4)

il 08/04/2010 · 8 Comments

Terzo evento 2010 organizzato dal gruppo di Giri e salite.

Giro del mendrisiotto e della valle d’Intelvi (CO-VA-TI)

Visioni suggestive dalle strade e terrazze di confine

Ritrovo:

GiornoSabato 24 aprile 2010 (in caso di maltempo si rinvia alle date successive: 25/04, 01/05, 02/05 ). Conferma del giro su questo forum entro la sera di giovedì 22 aprile

Luogo:  Parcheggio del cimitero di Solbiate, all’altezza della provinciale Varese/Como (nonchè via Roma), alla rotonda entrate in via Monte Rosa, appena dentro sulla sx c’è il parcheggio del cimitero di Solbiate Comasco (CO) di fronte all’Esselunga

Ora: 09: 30

Ora di Partenza: appena pronti, ore 10 max

Percorso: http://tracks4bikers.com/tracks/show/17156

Descrizione dell’itinerario:

Si parte con i primi 5km molto tranquilli di riscaldamento, prima di scendere in valmorea e affrontare un breve strappo che porta al paese di Rodero. Il giro prosegue dirigendosi verso Viggiù-Saltrio, dove inizierà la prima salita di giornata, molto facile. Si parte poco prima della dogana di Arzo per poi svoltare per Serpiano, zona archeologica, che sarà raggiunta dopo 7 km con pendenze quasi costantemente soft. Qui, primo panorama sui laghi di giornata (Lugano), subito sotto di noi Morcote. Se la giornata è limpida è qualcosa di eccezionale.

Ora è tempo di ritornare indietro lungo la strada affrontata in “salita” per poi scendere a Mendrisio, sede del Mondiale 2009 vinto da Cadel Evans, e dirigersi verso il ponte di Melide e Lugano … senza arrivarci … Una volta a Maroggia, si salirà per la dura salita del Monte Sighignola passando per la Val Mara collegante la Svizzera con l’italiana valle d’Intelvi. Due tratti della salita sono davvero duri (il primo, e il terzo) ma se si sale con tranquillità si arriva su quasi senza problemi. Il tratto tra le due dogane è impegnativo e spettacolare dati i diversi tornanti (il cartello con le pendenze esagera ehe eh). Una volta arrivati a Lanzo d’Intelvi, si rifiata per un paio di km prima di affrontare l’ultima parte della salita (p. costante al 6-7%) un bel tratto, mai estenuante e quasi assolutamente sgombro da auto (come Serpiano). Una volta arrivati al Monte Sighignola, definito Il Balcone d’Italia, e collocato manco a dirlo sopra Campione d’Italia (ma l’enclave non si vede da lassù), si apre uno spettacolo sublime: sotto di noi si può ammirare per tutta la sua estensione il Lago di Lugano e la città omonima, nonché tutte le alpi occidentali. Qui è tempo di riposare e di rifocillarsi con panini portati da casa o con l’ottimo ristoro (panino+bibita, dai 4,5 ai 6,5 euro).

Si riparte affrontando l’intera valle in discesa fino ad Argegno, potendo ammirare negli ultimi km il Lago di Como dall’alto (merita!). Ormai in riva al lago, evitando per quanto possibile la trafficata provinciale, ci porteremo fino a Como passando dalla strada vecchia e dalle sue ville storiche sulla riva. Una volta nel capoluogo avrà inizio l’ultima “fatica” di giornata, il San Fermo, salita storica del “Lombardia”; l’asperità non è lunga e le pendenze sono abbastanza costanti.

Una volta arrivati al paese, si affrontano gli ultimi 15 km lungo la strada del San Fermo fino a Olgiate Comasco, da dove ritornati sulla Briantea saremo d ritorno al ritrovo auto.

Salite:

Serpiano (m. 640)

7km, dsl: 250m, p.m. 3,8%

http://www.salite.ch/CH/serpiano.gif (da quota 486 a 460, da aggiungere un km prima di questo tratto)

Monte Sighignola (m. 1302)

16km, dsl: 1025 m, p.m. 6,4%

http://www.salite.ch/CH/sighim.gif

San Fermo (m. 325)

2,2km, dsl: 180m, p.m. 8,2

http://www.salite.ch/I/san_fermob.gif (non è accurata)

Totale dsl del giro: 2200m

andatura: tranquilla, ci si aspetta in cima ad ogni salita. Lungo la salita che porta al Sighignola ci si aspetterà anche a Lanzo d’Intelvi

Discese:

Serpiano-Mendrisio: molto facile, larga e quasi senza buche

Monte Sighignola-Argegno: Attenzione al primo tratto dalla cima fino a Lanzo d’Intelvi, la strada è rovinata a causa delle nevicate e dalla mancata manutenzione. Non vi sono però grosse buche.

Dopo questo tratto la carreggiata diventa larga e i discesisti potranno scatenarsi (c’è solo un tratto pianeggiante verso Pellio d’Intelvi).

San Fermo: non c’è una vera e propria discesa. Tratto nervoso (visto anche il chilometraggio …)

Dall’ultima ricognizione non si segnalano lavori in corsi


Per chi viene da fuori: Indicazioni sommarie

Da sud: Uscita consigliata: A9 (Milano-Como), svincolo di Lomazzo. Sempre dritto fino ad Olgiate Comasco (passando per Veniano, Appiano Gentile). Alla rotonda di Olgiate, girate a sx in direzione Varese, dopo tre km superando l’abitato di Solbiate, trovate sulla sx l’Esselunga e sulla dx il parcheggio.

Da Piemonte: Gazzada, seguire i cartelli in direzione valichi svizzeri ma non prendete la tangenziale est, bensì seguite per Malnate-Vedano (i paesi da attraversare sono Gazzada-Lozza-Malnate-Vedano-Binago), alle tre rotonde seguite per Vedano Olona, salite al paese e poi seguite per Como. Passate per Binago (primo paese della provincia di Como), e siete arrivati a Solbiate (alla rotonda poco dopo il cartello del paese)

Da Est: Da Como, seguire la provinciale in direzione Varese e rimanervi sempre fino al ritrovo.

Chi arrivasse direttamente in bici dall’alto varesotto può aspettarci alla rotonda di Gaggiolo o a Saltrio (piazza paese), ma solo se si avvisa …

Chi volesse (per i tempi stretti o altro) può accorciare il giro ritornando dalla Svizzera

Per info, richieste, adesioni o numero di telefono, contattami qui sul forum oppure sul forum del blog di giriesalite.altervista.org

Vi aspettiamo!

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