Recco bis e l’ entroterra Ligure

il 21/09/2010 · 2 Comments

I lettori più attenti si chiederanno come faccia ad essere al Recco bis senza aver raccontato il Recco 1… bene, vi ringrazio, significa che leggete spesso questo blog e che vi siete accorti che manca il primo Recco, ma per un motivo semplice: il Recco 1 viene dopo questo giro che vi racconto.
Qualche giorno prima di scendere in Liguria Massimo mi ha proposto una variante che gli avrebbe permesso di scalare 2 nuove salite, idea che ho accettato con gioia e adatta per prepararci a quello che ci aspetterà nella seconda parte di questa settimana, quando saremo in alta Valtellina (la sequenza temporale dei miei racconti va a farsi benedire lo so… amen…)

A Recco fatico parecchio a trovare parcheggio, così come fatico tanto per trovare la focaccia fresca, fino al punto di rinunciare e dirottarmi su quella secca che comunque è buona. Per iniziare c’è la Ruta, salita costiera che supera i 200m di quota senza allontanarsi dalla riviera, seguita da una discesa tutta da pedalare verso Rapallo, cittadina devastata dal cemento e da condomini abitati 1 mese all’ anno. Iniziamo a fare sul serio quando usciamo dal paese verso il passo Crocetta, che per un misero metro di quota non arriva a 600m, altitudine che per molti non significa nulla, ma che raggiungiamo partendo da quota 0. La salita offre rari panorami su Rapallo, come nella gran parte della provincia di Genova i boschi coprono tutto il territorio con i soli sporadici paesi che punteggiano attraverso le varie tonalità di verde che ci circondano.
Una bella discesa ci porta in val Fontanabuona, dove inizia la seconda salita di giornata, quella di Romaggi, la prima delle 2 che nemmeno Massimo conosce. E’ la classica salita genovese, abbastanza lunga ma molto regolare, con una strada ben tenuta sulla quale ci disturbano solo pochi automezzi. Nei primi km ho un attimo di crisi, la gamba gira bene ma mi sento come se le forze mi stessero abbandonando. Pian piano comincio a stare meglio, forse è l’ umidità elevata che mi mette in crisi, o forse un meccanismo di difesa pensando che fra 3 giorni dovrò farmi 10km di dislivello in 3 giri… Verso Romaggi il panorama si apre e si rivede il mare, che da qui immagino possa regalare panorami stupendi al tramonto, almeno quando la visibilità è migliore di oggi. Il percorso della discesa è strano, segue tutto il crinale per congiungersi con la valle Sturla poco a nord di Chiavari. Da fare in discesa è uno spettacolo, peccato solo per dei lavori di taglio alla vegetazione.

Il passo della Forcella è abbastanza conosciuto, ma esiste pure un versante secondario che Massimo vuole scalare per la prima volta, il quale parte duro da Borzonasca, ma che dopo qualche kilometro diventa tanto facile da perdere occasionalmente quota. La strada è bruttina ma in salita non è un problema, si ricomincia a spingere di forza solo ad Acero, dove mi stacco per delle foto all’ ultimo km che scorre scavato sul ripido pendio verso il passo. Prendo un grosso spavento quando un ramo si incastra tra la ruota e la forcella, nel toglierlo sento la ruota molle… Ma porca $/(“£&$(°é1+ù!!! Eppure regge, riparto per raggiungere il fuggitivo e quando arriviamo alla cappelletta del passo della Forcella la camera d’aria sta ancora reggendo, non è stato il ramo a farmi bucare, ma probabilmente una spina nella discesa di Romaggi. Provo a continuare, scendiamo per qualche km in val d’Aveto e risaliamo (si fa per dire) al passo Scoglina, talmente falsopiano che nemmeno io lo considero una salita. Mangiamo qualcosa e cambio la camera d’ aria, ringrazio Massimo perchè solo lui si è accorto di una piccola spina nel copertone che mi avrebbe fatto forare di nuovo.
Non mi piace tanto la discesa, la strada larga induce a prenderla spediti, ma l’ asfalto ruvido e non sempre perfetto mi fanno tirare i freni più del dovuto sino al ritorno in val Fontanabuona. E’ quasi fatta, ci manca solo il passo della Spinarola che scorre via senza troppi problemi, se non per qualche buca di troppo verso Uscio, ma d’ altronde io ci sono abituato. Arriviamo a Recco che nel contakm ci sono 124km e 2950m di dislivello, ma non quanto Massimo che è partito da Genova! Ed il giorno dopo ho fatto questo giro: http://giriesalite.altervista.org/?p=578

Rapallo dalle rampe del passo della Crocetta


La val Fontanabuona dai primi km di Romaggi


Ormai siamo quasi a Romaggi e i colli non riescono più a coprire il mare


L’ ultimo km del passo della Forcella visto da Acero


Passo della Forcella, ci siamo quasi!


Paesini sul versante sinistro della val Fontanabuona, visti salendo al passo Spinarola

E prossimamente il Recco1…

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